Non
è eclatante, è sotterraneo. Essenzialmente, ci sono due correnti che si
manifestano nell’intero movimento chiaramente visibile del risveglio:
Una
è la corrente della “rivelazione”, come: “Ah! Questo è quello che sono!” E’ il momento in cui ti viene donata la
comprensione della tua natura vera -ma può essere di qualunque altra cosa. Il
dono spontaneo della conoscenza vera è la corrente della spiritualità che si
prende tutta l’attenzione perché rende le storie interessanti e drammatiche,
con dei bei momenti da condividere: “E’
questo che ho realizzato”, o simili, descrizioni da bar di come sei
spiritualmente intelligente. E’
il lato sexy della spiritualità.
L’altro
lato della spiritualità non è così sexy... Non è eccitante, è per lo più “sotterraneo”. Ha dei momenti che possono essere di
grande sfida per molti, ha dei momenti che possono essere molto semplici e
ordinari. Questo movimento è l’inevitabile
scomparsa del sé.
L’intuizione può mostrarti che qualunque
versione del sé che tu hai non è reale, non è te.
Anche se puoi averne delle intuizioni non è detto che scompaia. Può aiutare a
farla impallidire fino a scomparire ma non è la stessa cosa che il suo
scomparire. In altre parole l’intuizione
che “non c’è nessun sé”, nessun sé separato, e l’esperienza attuale, vissuta,
di questo sono due cose molto, molto diverse. Sono entrambe molto
significative ma sono molto diverse a livello esperienziale.
Per un po’ tutto quello che accade è
l’intuizione, ma, quando matura veramente, avviene la scomparsa inevitabile.
Nel momento che sei molto sicuro che non c’è nient’altro che debba scomparire…
ne scompare di più. E nel momento che sei completamente sicuro che non ci sia
nient’altro da scomparire… ne scompare di più. E nel momento che sei
assolutamente certo che non ci sia completamente e assolutamente nulla da
scomparire allora… il nulla stesso scompare! Lo scomparire può andare estremamente
in profondità.
Per
me queste due correnti sono molto correlate ma non identiche. Hanno il loro
proprio movimento. Ed entrambe comunicheranno con te. Ovviamente l’intuizione
comunica con te, ma anche “lo scomparire”
qualche volta comunica con te e ti dirà: “Questo non è più rilevante”.
Questo modo di essere o di fare questo o quello non è più rilevante. In realtà
questa fase sostiene ancora il sé piuttosto che permettergli di scomparire. E
non riguarda il diventare puro o perfetto o simili nonsensi.
Come
la vedo io quello che alla fine è importante è l’inestricabile scomparire
sotterraneo, quieto. L’intuizione gli permette di accadere e a volte fa fare
grandi passi avanti in quell’accadere, ma è solo correlato con questo. E’ come
un iceberg, l’intuizione è quello che sta sopra la superficie, lo scomparire,
spesso lento, ma non sempre, è sotto la superficie. 10% è la parte visibile e
il 90% sotterraneo
Da:Kanuga Retreat, 4 Aprile
2012