Com'è
sorprendente che la verità esista
come
qualcosa da essere riconosciuto
prima
qui, e poi lì,
e
poi assolutamente dovunque,
e
persino la conoscenza del sapere che è vero
può
essere una barriera che impedisce di vedere
una
verità ancor più grande dell'essere,
questa
verità che risplende in ogni emergere della manifestazione,
sentita
così profondamente,
nulla
può essere diverso da quello che è,
incluso
ogni buono o cattivo,
è
tutto esattamente quello che è
In
parole suona come se fosse molti,
ma
dal cuore, quando è conosciuta,
così
caramente conosciuta,
diventa
tutto l'amato,
il
litigare, il separarsi, il condividere,
il
raccontarsi storie di quello che è accaduto,
di
quello che accade ora,
di
quello che accadrà o non è mai accaduto,
è
tutto così caro, tutto così insopportabilmente bello,
questa
dolce innocenza,
quest'amore
che chiama da ogni parola,
da
ogni forma che echeggia:
"sei
pronto a riconoscermi qui, anche come questo?"
e il
mio cuore, quello che mi guida nel vero,
balza
al di là della mente con un sonoro sì.
Sì,
mi inchino anche a te.
Colpita
dalla completa perfezione, non c'è bisogno di nulla,
nessuno
ha bisogno di realizzare nulla,
di
presentare qualcosa in modo diverso,
o
smettere di tentare di cambiare
come
gli altri presentano qualunque cosa,
è
tutto, tutto santo, tutto vuoto, tutto radioso, così com’è
Non
posso fare a meno di piangere in estasi, inondata dall'amore,
e
ancora una volta mi ritrovo alla fine di uno scritto
che
forse non condividerò,
eppure
va bene così, riposare nel mio cuore,
se
questo è quello che emerge ora, qui.
E do
sempre profondamente ringraziamenti per questo scorrere
di
cui sono testimone, per l'immobilità che emana,
per
la grazia che il cuore mi ha toccato nella verità.
Da: unsaymyself yahoo group