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Così, alla fine di un weekend di indulgenza, me ne stavo a letto tutto
raggomitolato cercando di trapassare con alcool e marijuana per poter
almeno dormire un po’. Stavo sudando e mi sentivo miserabile e
incomprensibilmente demoralizzato. E poi ho avuto un momento di
chiarezza assoluta quando ho sentito il mio intero essere cambiare e,
nell’anima, sapevo intuitivamente che non potevo più continuare così.
Dopo di che ho trovato un gruppo di altri alcolizzati che avevano un
modo di vivere senza alcool. Avevano un programma di recupero che
riguardava il trovare un qualche genere di potere spirituale con cui
vivere.
Quando, molti anni dopo, l’ho raccontato a Ramesh (Liquorman
ha incontrato Ramesh, il suo maestro spirituale, con cui si è
realizzato. Ramesh era uno dei traduttori di Nisargadatta con cui si è
realizzato per poi diventare uno dei più noti maestri nonduali di questi
ultimi anni, NdT) il suo commento è stato che l’alcolismo è stato il mio sadhana (pratica spirituale). Altri fanno
lavori di assistenza e meditano, io ho avuto a che fare con alcool e
droghe. E’ quello che ci è voluto per portarmi a un punto di dolce
ragionevolezza, per così dire.
Ha
distrutto abbastanza il mio ego da farmi ammettere che una qualche
qualità nell’universo, diversa da me stesso, possa essere la sorgente di
qualche potere.
Da quel momento tutto il mio mondo ha cambiato prospettiva. Ho iniziato
a leggere il Tao Te Ching, a fare T’ai Chi, sono andato a sentire Ram
Dass (Richard Alpert, collega e amico di Timothy Leary (LSD), guru
americano, discepolo di Neem Karoli Baba, famoso per il suo libro Be
Here Now). Ho passato un paio d’anni provando ogni genere di cose, diverse meditazioni, leggendo Rajneesh e così via.
Quando
sono andato a sentire Ramesh per la prima volta, tutta la faccenda era
al di là di me. Non scattava niente dentro. Non capivo il linguaggio ma
sentivo che c’era qualcosa. Così sono andato un’altra volta in una
situazione più intima, in casa di qualcuno. La storia era che
essenzialmente ero innamorato di due donne e, nella stessa settimana
entrambe avevano deciso di lasciar campo libero all’altra. Una di loro è
venuta da me a dirmelo e mi sono sentito sommergere da un’onda di
incredibile tristezza. E’ diventata sempre più profonda fino a che mi
sono sentito avvolgere da un profondo dolore emotivo. Prima di allora
non avevo mai provato qualcosa di questa portata. Ha continuato a
intensificarsi fino a che è diventato un grande nero, ogni cosa è
scomparsa nell’oscurità e avevo la sensazione di venire risucchiato in
un pozzo di dolore incredibile. La sensazione era di cadere in un pozzo
dove c’era tutta la sofferenza che mai potesse esserci stata. Ero
scosso da grandi singulti di intollerabile dolore emotivo. Ed era ovvio
che non era per niente collegato al fatto che la mia ragazza mi stava
lasciando.
Così mentre sto avendo questa esperienza qualcosa
in me si rompe o si lascia andare e io mi lascio andare con essa. Tutta
la paura e la resistenza al dolore che sento se ne sono andate. Mi sono
aperto a loro fondendomi con loro fino a che non c’era più separazione. E questo è quanto! Dopo di quello, in quella accettazione completa, l’accettazione è simultanea con l’illuminazione, l’unità, la comprensione,
comunque vuoi chiamarla, sono indifferenziate. Nel momento che cominci
a parlarne cominci già a separarle. Dire che è un’esperienza non è del
tutto corretto perché un’esperienza presuppone sempre uno che fa
l’esperienza. In Quello invece non c’è nessuno che fa esperienza di
nulla.
LML: Il senso di uno che fa l’esperienze è mai ritornato?
WAYNE:
Naturalmente sì, ma non come colui che fa….sgrido ancora mio figlio
quando non fa i compiti, tutti i meccanismi per funzionare nel mondo
fenomenico esistono ancora.
JLW: Allora che cos’è diverso?
WAYNE: Non molto! C’è un sottofondo di comprensione. Ma quel sottofondo di comprensione non è parte del meccanismo di funzionamento.
JLW: Sono indipendenti l’uno dall’altro. Il funzionamento accade con o senza la comprensione (coscienza risvegliata, D.).
WAYNE Corretto.
LML: Questa nuova comprensione ha cambiato in qualche modo la qualità della tua vita?
WAYNE:
non realmente! Il mio insegnante, Ramesh Balsekar, usava dire che se ti
viene data la scelta tra l’avere un milione di dollari e
l’illuminazione ti conviene prendere il milione di dollari perché almeno
lì c’è ancora qualcuno che può goderselo! Nell’illuminazione non c’è ness-“uno” che possa godersela!
Tratto dal libro di interviste “The Awakening West” di Lynn Marie Lumiere, John Lumiere-Wins
Commento: un percorso al risveglio eccezionale. La
chiave sembra essere stata la crescita della fiducia fondamentale che
ha portato alla prima apertura ("una qualche qualità
dell'universo..fonte di potere"). Un
episodio banale di gelosia e abbandono, la miccia. L'esplosione del
dolore narcisistico nascosto al centro dell'ego. Le polarità
"arrendersi " e "resistere" al dolore/paura sono entrate in contatto e
portato alla trascendenza. Da allora la coscienza risvegliata
(“comprensione”) è indipendente dal suo funzionamento e nessuno più al
centro della storia.