A COSA SERVE IL RISVEGLIO? Digambara

NULLA CAMBIA COL RICONOSCIMENTO
Cosa cambia rispetto a dopo il Riconoscimento?  Non cambia nulla, se non nel tuo atteggiamento. Cambia il punto di vista, il "tuo" punto di vista. Se tu sei identificato completamente nel personaggio, non hai riconosciuto! Se ancora “tu” rimane come riferimento centrale, il tuo punto di vista,  il tuo riconoscimento è forse solo intellettuale e pertanto inefficace.
 Fino a che il tuo risveglio non sarà consolidato, da adesso in poi tutta la tua sofferenza, senza eccezione, nasce dal residuo della tua identificazione col tuo personaggio. Se non sei d’accordo trovami adesso una tua sofferenza che non abbia come riferimento te stesso e che non si attribuisca a chi tu pensi di essere e non sei. Trovami viceversa, se ci riesci, una sofferenza da attribuire al tuo stato  essenziale di verità….Vedi che è impossibile?
Ma non ti preoccupare! basta che la tua mente lasci spazio di nuovo a chi sei veramente, e subito  il punto di vista cambia mentre l'ordine naturale delle cose ritorna ad apparire. In pratica, fino a che non è consolidato il tuo riconoscimento, appena ti accorgi che la mente sta riprendendo potere, ricordati di chiederti "chi sono io veramente?". Basta ricordarsi di chiederselo, è la forza dell'enquiry.

Quindi non cambia nulla prima e dopo, la differenza è la tua identificazione,  la “sua” identificazione anzi, l’identificazione del personaggio che ha la tua faccia e il tuo nome sopra.
Riconoscimento, Risveglio e Liberazione sono solo nomi dati alle ultime fasi del percorso illusorio della tua anima fino all’uscita dal sonno antico e di tutte le storie che hai incontrato, inclusa la storia spirituale.

A COSA SERVE IL RISVEGLIO?
Ma allora a cosa serve il Risveglio?
Non c’è un cambiamento diretto, "causato" dal Risveglio, perché niente deve cambiare, niente è sbagliato – se ci sbatti contro e ti fai male è perché non vedi bene e ti muovi come uno zombi! Riconosci?
Se vivi al buio in una stanza piena di oggetti, col tempo ti sarai fatto una  mappa per muoverti attorno ma sarà sempre una vita di tensione e limitata bellezza. La luce un giorno si accende e tutto cambia anche se nulla in sé cambia: vedrai finalmente le cose per come sono, vedrai meglio te stesso e tutti i colori e le meravigliose forme della creatività. La tua vita di conseguenza cambia, non credi più alle ombre non hai più la paura del buio.
Non cercare di eliminare il buio direttamente: il buio non esiste in sé ma solo come mancanza di luce. Non ti dedicare ai tuoi problemi ma rimani in chi sei, come sei, il processo di risveglio farà il resto.
Cerca la luce e il problema del buio sarà per sempre alle tue spalle.
In effetti, per rimanere nella metafora, realizzi che sei sempre stato nella luce e avevi gli occhi ben aperti ma i tuoi occhi non vedevano.

Alcuni affermano che tutta l'illusione scompare letteralmente ma, nella mia esperienza, questo è il caso solo per le illusioni create dalla tua mente egoica, personale: proiezioni, giudizi, sofferenze etc. Per il resto della realtà da noi con-creata collettivamente, con la mente sub-personale, non scompare il "senso" del tempo, della distanza e della differenza e separazione. E nemmeno l'innocuo "io" funzionale che ci permette di coordinarci e "ritrovarci" e "relazionarci". Per muoverci nel mondo dobbiamo usare queste "illusioni" ma diventano trasparenti, sono viste per quello che sono veramente e quindi perdono il peso che avevano prima.
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NON MERITI NIENTE!
Il Riconoscimento è arrivato e adesso inizia la rivoluzione della tua vita.
I nostri casini  i nostri dolori le nostre disperazioni  non fanno nessun danno veramente, sono solo riflessi, solo brutti film. Lasciano traccia solo nella coscienza che li vive. Se avete un televisore, quanti brutti film dell’orrore hanno trasmesso  eppure la televisione è indifferente, non è rovinata, non è condizionata. Guarda agli alberi a quelle querce maestose pensa quanta gente è passata davanti con tutti i suoi drammi e cosa succede? Nulla, assolutamente nulla succede al di fuori della coscienza di chi vive il dramma. Tutto rimane in pace. Sembra indifferente e lo è ma di una qualità molto rilassata e gioiosa. Rilassato e non preoccupato come quando osservi tuo figlio che sta avendo un brutto sogno, solo un brutto sogno…
Questa può essere una verità scomoda anche per i tuo presunti “meriti”:  ho fatto tanta fatica, me la sono guadagnata e adesso  finalmente, posso meritarmi di più di questo! Ma è così veramente?
Tanti di noi hanno un cane (o un gatto) e quindi mi è venuto in mente che potresti chiedere a loro, l’ho chiamata "la prova del cane".  Chiedi stasera al tuo cane se è vero che tu ti sei meritato un posto, che tu sei speciale, chiedi se Gheddafi  veramente meritava di essere ammazzato. Puoi chiedere conferma al tuo cane di qualunque convinzione sia nella tua mente e verificare se c’è alcuna sostanza nella tue storie, se mai ti sei meritato qualcosa ad esempio. Il tuo cane è il miglior giudice, ma puoi chiederlo per questo anche ad una gallina o anche a un bambino piccolo. Chiedi a una qualunque coscienza innocente, che ancora non partecipa a questa pazzia collettiva della mente degli adulti, della nostra società.
E tu sai che la risposta sarà immancabilmente di assoluta, tranquilla indifferenza, forse solo un poco sorpresa dalla tua insistenza e foga. Niente di più. E aspetterà pazientemente che tu lo molli.
In tutto ciò che “tu pensi” non c’è un briciolo di verità. Mentre la Verità non possiamo far altro che condividerla ed ha lo stesso sapore,  lo stesso riflesso, lo stesso effetto lo stesso significato in ogni momento  per ciascuno di noi.
La qualità del silenzio, intrinseca alla natura di ciò-che-è è assolutamente perfetta, immutabile e identica nel tempo e nello spazio. Non c’è quindi un silenzio di Ramana o di Buddha   che vale di più del tuo silenzio. E il rumore della tua mente? il silenzio se ne fotte del rumore della tua mente! - non preoccuparti del rumore della tua mente! la mente è una  macchina che funziona finchè ha benzina va avanti a far casino , perché devi preoccuparti del rumore?
Il momento arriva finalmente dove ti scoppia una tale compassione per questo bastardo che ti si è “attaccato addosso”, per “te stesso”, una totale compassione per chi ancora crede di essere questo corpo e questa mente!
E quando si apre il cuore  le cose avvengono molto più facilmente ed è l’avvio di una bella rivoluzione!

Da: Satsang del 6 settembre 2011