VEDO LA MIA BELLEZZA IN TE - Ghazal Rumi

Ode 2234

Vedo la mia bellezza in te. Divento
uno specchio che non può chiudere i suoi occhi
ai tuoi aneliti. I miei occhi umidi dei tuoi,
nella luce del primo mattino.
La mia mente dà nascita, ogni momento,
sempre concependo, sempre nel nono mese,
sempre il punto di arrivo.

Come posso sopportarlo?
Diventiamo queste parole che diciamo,
un suono lamentoso che si muove nell'aria.
Queste migliaia di parole che nascono dal nulla
come può il tuo volto contenerle?

Sono una mosca nel miele, poi, più vicino,
una falena catturata dal fascino della fiamma,
poi un cielo vuoto disteso in omaggio.

Versione inglese di Coleman Barks, con Nevit Ergin  "The Glance"Viking-Penguin, 1999

INTERPRETAZIONE DI MARIFA

Vedo la mia bellezza in te. (Rumi si rivolge al Divino ma spesso intercambia il Divino con il devoto, la bellezza è solo nell'Essere non nella mente)
Divento uno specchio (la fase del testimone)
che non può chiudere i suoi occhi (la consapevolezza è sempre presente, mai chiude gli occhi)
ai tuoi aneliti (il tuo anelare è il mio anelare è l'Essere-Nulla in noi che crea il desiderio di liberazione)
I miei occhi umidi dei tuoi,nella luce del primo mattino.
La mia mente dà nascita ogni momento, ('la mente' realizzata è una creazione continua)
sempre concependo, sempre nel nono mese,
sempre il punto di arrivo. (qui si potrebbe interpretare come 'perfezione' quindi ogni momento è un punto finale di ogni singola creazione istantanea)
Come posso sopportarlo?
Diventiamo queste parole che diciamo, un suono lamentoso che si muove nell'aria.(l'identificazione con la mente, nient'altro che una vibrazione nell'aria)
Queste migliaia di parole che nascono dal nulla come può il tuo volto contenerle?
Sono una mosca nel miele, poi, più vicino, una falena catturata dal fascino della fiamma,
poi un cielo vuoto disteso in omaggio.(dopo l'estinzione dell' 'ego' solo uno spazio vuoto senza limiti)