Può avvenire la rivelazione che tutto è, incredibilmente, perfetto.
Nella mia esperienza questo diventa possibile dopo che l’amore (Amore-in- azione) è cresciuto
fino a includere i tuoi difetti e limiti nella
compassione per il tuo personaggio. Improvvisa, adesso, può
arrivare la Verità come PERFEZIONE.
La rivelazione che anche
limiti, difetti e colpe sono parte del movimento preciso che ti permette di
essere “chi sei” e fare il tuo specifico
cammino (“come sei”). La tua vita è il tuo percorso e il Disegno divino per te
-ma non c’è predestinazione né destino come normalmente inteso: la Verità è
troppo intelligente per richiedere un progetto! (Almaas).
Tutto quindi è perfettamente giusto e già al suo posto in questa prospettiva. Arriva finalmente Accettazione Incondizionata nella tua vita.
La tua Liberazione non è mai stata
così “vicina”. Semplicemente e
definitivamente..(tu) sei quello che cercavi.
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Perché il VUOTO ci attrae e
ci respinge così tanto? Tu hai paura del Nulla finchè non lo
ri-conosci per quello che è vera-mente…. Facciamo di tutto per evitare il Vuoto
perché sentiamo che lì finisce la nostra storia. In effetti lì finiscono solo
..le nostre “storie”! E“tu” è solo la più incredibile di tutte! - il continuo
sforzo a combinare e ricombinare esperienze e pensieri per cercare una vita accettabile.
Ciò che è qui appena sotto
l’apparenza, ti attrae perché è “ciò che ti
manca”! La tua vita, la tua agitazione, gli dà la forza a cui stai
resistendo! Cupio dissolvi, l’attrazione verso lo scomparire è arrendersi finalmente
e completamente, a ogni respiro… sempre di più… affidandoti al tuo corpo e al
tuo cuore...Coraggio, la porta non è mai stata così spalancate
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Quando la Perfezione è
completezza, impeccabilità e giustizia i dubbi della mente che ti hanno portato
fino a qui, finalmente si calmano nel silenzio della gratitudine. Leggi queste
parole che nascono dalla visione Tolteca e lasciati guidare..
“Da
quel giorno ho visto il mondo in un modo diverso. L’ho visto senza giudicare.
Il risultato è straordinario. Non ho più paura per il pianeta, non ho più paura
per la natura, non ho più paura per la gente, di un ciclone o che qualcuno mi
spari addosso. So che, qualsiasi cosa succede, deve succedere. Accade come deve
accadere e ho fiducia al cento per cento.
Vedo
un mondo giusto. Siamo già in un mondo giusto. In questo nuovo stato mentale,
vedo gli incubi che abbiamo creato nel mondo. E’ facile capire che il dolore
emotivo e fisico degli esseri umani deriva da ciò che noi stessi abbiamo
creato. (…)
La
vera grazia è sapere al di là dell’innocenza dell’infanzia che questo è un
mondo di giustizia. Non possiamo liberarci dall’incubo se rimaniamo innocenti
come bambini. Dobbiamo riconoscere questo sogno infernale e liberarcene prima
possibile. (…)
Questa
è la profezia per la nuova umanità: “Gli esseri umani sapranno chi sono” Don Miguel Ruiz
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Vivere insieme l’innocenza
del bambino nella consapevolezza dell’adulto. Col Risveglio ti
ritrovi come un Buddha bambino: hai riconosciuto tutto come te ma non sai
“come” comportarti. L’innocenza per l’adulto è piena nei momenti del non
pensare e nel non identificarsi con chi pensa. Pensare in continuazione come
ogni tuo meccanismo è alimentato fino a che c’è ignoranza di sè. Ci si aggrappa
inconsciamente e meccanicamente a qualunque abitudine che riempia di rumore la
spazio immenso del nostro essere.
Non pensare, silenzio
rilassato della mente è, incredibilmente, sempre disponibile, è mente allo
stato naturale. Questa innocenza ti trasforma finalmente da sapiente a saggio.
Non c’è altro allora che affidarsi totalmente al fluire del presente, rimanendo
vigile, rilassato e con l’occhio sorpreso e amorevole verso il continuo
divenire. “La gioia è semplicemente nell’essere, non essere questo o quello”.
“Non avere paura di nulla se
non del tuo fallimento nel trovare chi sei veramente!”
Om shanti, shanti, shanti
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C’è
molto di più di quello che i nostri occhi vedono ed è molto diverso da quello
che la nostra mente pensa.Se queste parole ti risuonano non sono necessarie ma
solo delle conferme – altrimenti non sono certo sufficienti. La strada del
Riconoscimento passa anche da qui….
Il
buio è solo una luce che i nostri occhi non vedono. La vita che conosci è unica vita
che puoi conoscere con questo corpo-mente, in questa dimensione spazio-tempo,
tanto più ne sei identificato, tanto più credi che sia l’unica realtà a te
accessibile. La coscienza individuale è dipendente dal corpo solo per fare
questo tipo di esperienza e creare questa realtà percepita.
Morte e vita fanno parte della
stessa onda di manifestazione, due diversi momenti di espressione dell’energia,
due realtà contigue e, talvolta, anche in comunicazione. Paradossalmente, LA
fine della vita è anche la fine della morte e quindi IL fine della vita lo è
anche della morte!
“La morte non estingue la
luce..spegne la lampada perché l’alba è arrivata” (Tagore)
“Con
la morte perdiamo solo metà del nostro paradossale essere – quella legata ai
fenomeni fisici (newtoniani) non alla parte legata ai fenomeni della coscienza
(quantici)”. “La morte è la fine dell’uomo fisico e il fine del’uomo
spirituale” (Grof)
Il
diaframma vita-morte non è mai esistito
nella profondità del nostro cuore, lì dove sono nate col primo battito,
a poco a poco, tutte le polarità e le
separazioni
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La vita è il vero maestro,
incessantemente dedicato a te.
Il tuo sonno è così profondo
che talvolta la scossa “deve” essere forte.
Trova lo spazio di Presenza anche quando il dolore è totale, al di là di chi
soffre, al di là degli occhi della mente, dove nasce l’attenzione che osserva….
Amore è ben nascosto nel dolore più grande – ma prima devi riconoscerti libero
dal potere che ha la sofferenza sulla tua mente.
“La maggior parte delle
persone fanno il salto più grande attraverso i momenti più difficili”
(Adyashanti)
Non
c’è nulla da difendere da te stesso, nulla da cambiare in chi sei, nulla è mai
mancato!
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Paradossalmente è solo con
il Risveglio che la realtà non appare più illusoria. Solo dopo che hai scoperto
che tutto è illusione ovvero “diverso da ciò che appare”. Il Risveglio è dal
sonno non da ciò che è reale! Il viaggio di ritorno, la Re-incarnazione è
il processo che ti riporta ad abbracciare di nuovo totalmente QUESTA vita dopo
aver conosciuto che sei essenzialmente libero da essa. E ritrovi che il
significato di ogni cosa che accade ha sempre la stessa radice nella Verità. E
questo ritorno è veramente il completamento della tua “spinta” a essere qui
come uomo. Dopo l’esperienza dell’assoluto nella forma, ritrovi il valore della
forma.
“Il Buddha aveva visto che
il mondo è fatto di mente e il Cristo che questa mente è fatta di Amore”
(Almaas)
“..e i fiumi e le montagne
sono tornate ad essere per me fiumi e montagne, ma che differenza!” (detto Zen)
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Hai
riconosciuto il paradossale vuoto che rimane la tua natura profonda, ma ancora
il personaggio, la tua maschera,
continua a rimanerti addosso. Ricorda allora questo antico
insegnamento:
“Lascia
venire quello che vuole venire, lascia andare quello che vuole andare, e tieni
l’attenzione su ciò che non cambia” (Nisargadatta).
Infatti
la tua stessa attenzione all’esterno, preoccupazione, reazione mantiene in vita
quel grande meccanismo energetico-difensivo che è la tua nevrosi, il
personaggio con la tua faccia sopra.
Ricorda
anche che “se semini un pensiero, avrai un’azione. Se semini un’azione, avrai
un’abitudine; se semini un’abitudine, avrai un carattere e se semini un
carattere avrai un destino” (Sai Baba)
Guarda, ricorda, non avere
paura e rilassati!
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Per la tua mente agire è
DOVERE agire e essere è DOVERE essere, una routine ripetitiva schiacciata tra
la paura del passato-che-torna e l’ansia del futuro. La specie umana è l’unica
a pensare che ci siano cose che succedono e altre che “noi facciamo” (Almaas)
ed è per questo che siamo la specie capace della più grande infelicità ed è per
questo che ti senti quasi sempre fuori ritmo, fuori “tempo”! Ma questa è anche
la più grande spinta che hai fuori dal tuo inferno e nel Risveglio!
Non ci sei TU al posto di
guida! Quindi rilassati e goditi il viaggio!
“Vivere non è un problema da
risolvere ma un mistero da godere” (Osho).
Osserva…. tutto sta già
succedendo – anche senza il tuo aiuto!
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La
qualità che hai già pronta ad aiutarti nella relazione con la realtà è la
consapevolezza che è il vero “scopo” della meditazione e di tutti i lavori “su
di te” che hai fatto finora…
Per
partire ricorda che la mente è lo strumento che rende visibile me stesso e il
mondo mentre il corpo è ciò che lo rende percepibile. Anche a me stesso. Noi
singolarmente non creiamo la realtà che,
essendo unica e unitaria, si auto-manifesta in ogni dimensione, ma certamente
la realtà dipende anche da noi che la vediamo, mentre la vediamo (pensiamo,
sentiamo…) . Da noi stessi dipende infatti COME la viviamo, ogni nostra
relazione e ogni dipendenza e causalità.
Incluso ogni storia e tutte le parole possibili che danno forma al vuoto.
Inizia
a non sentirti come un figlio abbandonato ma piuttosto come il figliol prodigo
che torna a sé nelle braccia della Natura e dell’Universo,il nostro Padre
comune.
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L’ignoranza di noi stessi ci
convince che l’amore sia raro e speciale, che devi meritarlo e che puoi
perderlo. Questo tipo di “amore agìto” è solo un riflesso di qualcosa di
fondamentale di cui hai una crescente SETE …Il Risveglio è l’esperienza
impersonale di “essere amato senza ragione” dalla vita e quella,
personalissima, che la vita è la tua grande storia d’amore. “Ricevere e dare”
perde significato quando scopri che tutto è essenzialmente fatto di amore, e
meritevole di amore per il fatto stesso che è. E’ la spinta dietro a qualunque
cosa che (ti) accade. La tua vita è il percorso per scoprirlo giorno per
giorno.
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Lo stato naturale è di unione
rilassata, senza barriere e vibrante amore: Il bambino piccolo (fino ai primi
mesi di vita) lo vive spontaneamente ma senza saperlo e quindi facilmente lo
“perde”. L’adulto lo può ri-conoscere ma spesso sarà ancora un lungo cammino di
“guarigione” (reintegrazione) e di spoliazione da ogni credenza perché possa
viverlo nel quotidiano come spaio di coscienza dominante. Col Riconoscimento
infatti ti ritrovi come il Buddha bambino: la vita stessa adesso ti
insegnerà a rimanere chi sei e a non “perderti” più.
Riconquista chi sei già e
finalmente goditi questa straordinaria vita, senza più remore e stupidi
compromessi.
“So avere lo stupore
essenziale che avrebbe un bambino se, nel nascere, si accorgesse che è nato
davvero...“ (Fernando Pessoa)