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NON DUALITY SALOON - David Hodges (10/05/99)

Occasionalmente mi siedo a un bar e scrivo mentre sorseggio un caffè o un cappuccino. Voi sedete e chiacchierate in questo bar parlando di “quello che è accaduto”mentre Dio è seduto in mezzo a voi. Dio aspetta e vi protegge in un modo che non potete immaginare. I rumori si manifestano e crescono di intensità: voci, musica, la macchina espresso. Le persone entrano, la porta cigola, l’orologio suona. 

Eppure sotto tutto questo la Realtà è quieta in pace. Qualche volta sembra che sia un problema di focalizzazione. Il sé personale è offuscato ed erratico e la Realtà è difficile da percepire. Quando il fuoco si chiarifica scopri che quello che sembrava il movimento di un esercito su una pianura nebbiosa è invece un uccellino che canta a gola spiegata tra le nuove foglie di un albero che sta fiorendo.


Quando il Sé appare nella tua vita, raddoppi gli sforzi per diventare lucido. Vedi perché ne vale la pena. Pensi che ti si spezzerebbe il cuore rinunciare al personale, ma in realtà guarisce il cuore.

Pensavi di essere a casa nel tuo mondo personale, ma tutta la tua vita sembra un esilio e un lamento, paragonata al ritornare a casa da Dio.

Quando il Sé si annuncia, anche se attraverso una nebbia, tutta la rigidezza del personale si allenta, si lascia andare. Nessun bisogno più di tenersi stretto. Nessun bisogno più di cercare consolazioni.

Nessun bisogno di cercare ancora. Una brezza spira da una sorgente ignota. La luce brilla dentro, senza nessun sole osservabile. Il silenzio viene sentito con un tuono indicibile. La voce di Dio rimbomba dal silenzio del puro ascoltare.