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COSCIENZA UMANA IN EVOLUZIONE - Adyashanti

E’ utile il risveglio?

Quando ho iniziato a fare questo, a insegnare, ero curioso su come farlo meglio, perché la tradizione da cui venivo lo faceva meglio della maggior parte delle tradizioni, ma, pur tuttavia, non lo faceva ancora bene: una percentuale piuttosto bassa di esseri risvegliati anche tra quelli che tentavano veramente con molta serietà. Rimane sorprendente quello che viene rivelato dalla continua indagine (inquiry). Ho visto che semplicemente perché qualcuno è risvegliato, anche molto risvegliato, non significa, di per sé, che possa essere molto utile.

Questo mi ha colpito e sorpreso perché uno è portato a pensare che quando uno è illuminato possa naturalmente essere di aiuto agli altri. E non è così ed è dovuto in parte alla tradizione di secoli che ha creato una certa stagnazione dando per scontato che bastasse essere risvegliati per poter essere di aiuto agli altri, senza permettere ad uno di vedere che questa capacità di aiutare è un’arte, una capacità specifica….Anche Michelangelo non sarebbe stato Michelangelo se non si fosse chiesto come poter fare un lavoro migliore. Così questo esce da una curiosità continua in continua evoluzione.

Cosa significa vivere, per la coscienza?

E a un certo punto sono diventato veramente curioso su che cosa sia veramente questo evento che chiamiamo una vita umana. Che cosa sta accadendo? Al di là di quello che sembra accadere, ovviamente. Che cosa sta realmente accadendo? E quello che è interessante e che per me continua ad essere interessante è che per poter scoprire quello che sta accadendo realmente devi entrare continuamente nell’ignoto, cioè non muoverti partendo dalla conoscenza di nessun altro perché fintantoché partiamo dalla conoscenza di qualcun altro non sapremo se quello che scopriamo è veramente vero, non siamo nemmeno nella posizione di poterlo scoprire.

In questa posizione che è priva di idee, di concetti, anche dei propri, delle proprie esperienze passate, liberi dalla propria cosiddetta saggezza, liberi della saggezza di ieri. Stando nudi, potremmo dire sempre ignoranti, quello che si vede è che se “indietreggi” abbastanza nella tua prospettiva può diventare ampia e più puoi includere. E se indietreggi abbastanza cominci a vedere che quello in cui siamo coinvolti, quello in cui è coinvolto l’essere umano è in realtà l’evoluzione della coscienza.

La coscienza non ha bisogno di evolversi, sta benissimo così com’è, grazie tanto! ma ovviamente non è abbastanza, se mai c’è abbastanza, perché sembra che la coscienza sia costantemente in movimento, costantemente in evoluzione.
E sembra che il suo ‘scopo’ nell’essere umano sia di diventare conscia attraverso una forma. Auto-consapevole, auto cosciente attraverso una forma, dapprima, e poi di essere capace di manifestare quella consapevolezza attraverso quella forma, l’essere umano in questo caso; ed è qualcosa che un albero non può fare anche se è un’espressione piena di coscienza, naturalmente, in sé e di per sé. Anche se non è auto-consapevole la coscienza crea l’apparenza di un te e tu guardi l’albero e tu realizzi che il vedere l’albero è l’albero che vede se stesso: senza questi occhi l’albero non si vede, è del tutto completo, ma non si vede.

Per questo chiamo l’esser umano l’organo di senso del Sé. Vedendo questo cominci a realizzare che cosa stia realmente accadendo in questo evento chiamato vita, che cos’è veramente, il mistero comincia a rivelarsi. Così se ti distacchi abbastanza cominci a vedere che cosa sta accadendo veramente, la coscienza comincia ad esser capace di diventare consapevole della sua evoluzione mentre sta accadendo. Così non c’è alcun dubbio che la comprensione velocizza l’evoluzione stessa in modo incredibile. Vi sorprenderà quanto velocemente comincia ad accadere quell’evoluzione quando si vedono le cose, si velocizza tremendamente, è quasi …“troppo”.

Mi sono anche chiesto se ci fosse una relazione tra la trascendenza e la condotta dell’essere umano. La coscienza che ascolta se stessa sempre più profondamente realizza che c’è una relazione tra la realizzazione e la qualità dell’essere umano e che questa relazione è l’intera ragione per cui l’essere umano esiste.
Per essere capace di esprimere quello che è trascendente, la Sorgente, in modo chiaro e sorprendente, attraverso l’essere umano e le sue qualità. Naturalmente non è un progetto ma indagando si vede che cosa sta facendo la coscienza, che cos’è il gioco di Dio qui.
Cominciate a realizzare che la vita umana non è uno sbaglio, non è una cosa di cui liberarsi il più in fretta possibile, non è qualcosa da cui uscire fuori per non mai più rinascere. Di fatto, per quanto ne sappiamo ( e potrebbe non esserlo), è il fronte di quel processo evolutivo.

Naturalmente la Coscienza può essere impegnata in un sacco di altre cose quando non ha a che fare con l’essere umano, ma la ragione per cui menziono questo è che quando abbiamo una certa comprensione impersonale di quanto sta accedendo perché ci siamo posizionati abbastanza indietro, allora possiamo veramente “lasciarlo accadere”.
Naturalmente sta già accadendo, ma possiamo lasciarlo accadere, e quando lo lasciamo accadere al livello umano si velocizza incredibilmente. Naturalmente è impossibile lasciarlo accadere finchè pensate che sia uno sbaglio ad esempio che o i genitori sbagliati, ho il capo ufficio sbagliato, seguo il guru sbagliato….