In un certo senso il lasciare che ogni cosa sia com’è è lasciar andare quello che io chiamo volontà personale: è il compito della volontà personale non lasciare che le cose siano come sono. La parte finale del risveglio è l’erosione, fino alla sua scomparsa, della volontà personale.
Nel
viaggio spirituale l’impresa è realizzare la tua vera natura che,
quando la realizzi, non trovi traccia di un sé che possa realizzarla.
Fino a quando trovi che c’è qualcosa da realizzare non hai ancora
colpito il bersaglio. Non c’è il sé, non c’è una versione migliore di me, la realizzazione fondamentalmente è che non c’è nessun sé separato, nessun sé del tutto, separato o no……
C’è una grande differenza tra la realizzazione del non-sé e lo scomparire della volontà personale.
Nello scomparire della volontà personale non c’è nessuna realizzazione,
c’è solo la volontà personale che impallidisce sempre più fino a
scomparire. E solo allora arriviamo a conoscere che cosa
sia stato veramente il viaggio spirituale: che qualcosa dentro di noi,
la Verità, la Realtà, il Divino, il Senza-Tempo, come volete chiamarlo,
può solo adesso fiorire con pienezza. E’ questa la genesi dell’impulso
spirituale, che questo Uno, il Sacro, la Verità, possa fiorire
pienamente senza l’interruzione della volontà personale.
Una
cosa su cui molti non contano durante il loro viaggio spirituale è lo
sradicamento della volontà personale, che non puoi fare accadere: lo sradicamento della volontà personale; per sua stessa definizione, non può diventare un progetto.
Quando guardiamo la nostra esperienza sul cammino e vediamo cosa sta
veramente accadendo, vediamo che sotto a tutto quello la volontà
personale si sta erodendo. Qualche volta comincia ad erodersi prima
ancora di avere qualche realizzazione della verità, ma di sicuro per
chiunque abbia avuto una realizzazione autentica, dopo quella, e in genere non troppo dopo, comincerà ad avere luogo questa erosione.
La
volontà personale, dopo il risveglio, vuole rimanere nell’eccitazione
della tua realizzazione e delle tue esperienze spirituali,
vuole che tu rimanga in quell’atmosfera così che puoi essere in
controllo: “sto avendo questa esperienza, mi definisco con queste
esperienze, e poi con queste altre realizzazioni e così via”. La volontà personale molto spesso usa il nostro stesso risveglio per continuare a fare quello che fa in genere, continuare il movimento che impedisce l’erodersi della volontà personale, usando qualunque cosa pur di non permetterlo.
Questa
erosione si manifesta con la sensazione che la volontà non serve più
uno scopo. Mentre non potete realmente capirlo fino a quando non
succede, è anche vero che una volta che inizia ad accadere non potete più farla ricomparire a vostra convenienza.
Ci proverete, ma non ci riuscirete per molto, perché una volta che
realizzate che in realtà non c’è un’entità separata, non c’è un centro,
questa erosione comincerà ad accadere molto più velocemente. A questo
punto è anche molto importante notare i modi in cui la mente cerca di
non lasciar accadere questa erosione, cerca molto intensamente, si tiene
molto occupata nel cercare di impedirlo. Chi ci è già passato sa che a questo punto stai andando verso un posto dove non puoi sapere né capire che cosa succeda fino a quando non sei già lì.
Questo turba molto la mente, sentire che si è irresistibilmente
attratti verso un posto che non si sa ne si capisce che cosa possa
essere. Tutti resisteranno in diversi modi, col corpo o con la mente,
ognuno col suo tipo di difese, per impedire che avvenga questo. Ma in
ultima analisi non funziona. Funziona nel rallentare il processo ma non
nel fermarlo.
La motivazione personale, qualcosa per cui tu sei motivato, è questo che chiamo volontà personale, tutti gli esseri umani sono interamente motivati dalla volontà personale.
Molti esseri umani sono motivati da “avrò
successo?” “sopravviverò?” (che è a un livello più profondo) “sarò
amato?” “otterrò riconoscimento?” “verrò approvato?” “sono felice?” “la
mia vita è significativa?” questo è la volontà personale che cerca
qualcosa a cui afferrarsi. La volontà personale cerca soddisfazione,
cerca di poter rispondere di sì a tutte queste domande, e fintanto che
vivi in quello stato di coscienza potresti anche soddisfare la volontà
personale altrimenti diventa molto irritata, così tanto che potrebbe
addirittura diventare suicida se non soddisfi le sue esigenze, o quanto
meno diventare depresso, come accade nella nostra società dove la
maggioranza prende il Prozac (contro la depressione).
Prima o poi realizziamo che soddisfare semplicemente la volontà personale non è soddisfacente, ma purtroppo la maggioranza non se ne accorge fino a quando non ha ottenuto almeno qualche successo nel soddisfarne le richieste. Questo è un processo comune a quasi tutta l’umanità e ognuno
si difende in tutti i modi possibili dal vedere il fallimento della
propria vita, e questa difesa sopravvive anche quando entriamo nel mondo
spirituale, convinti che la giusta esperienza spirituale metterà tutto a
posto, il ché è sempre una funzione della volontà personale.
Ci
si aspetta dalla realizzazione spirituale un momento di successo, non
sapendo in realtà di venire preparato per la caduta definitiva, non più
un “te” o un “me” che raggiunge questo grande stato di illuminazione. E’
totalmente diverso da quello che chiunque possa immaginare, non puoi
immaginarlo.
Così
quando accade questo scomparire della volontà personale, se resisti, è
molto disorientante: “Che cosa accade alla mia vita? Che cosa accade
alle mie motivazioni? Dove sono le mie passioni? Avevo persone, idee,
hobbies di cui ero appassionato, dove è andata la mia passione? Sta tutto cadendo a pezzi, che diavolo sta accadendo?” C’è qualcuno di voi che risuona con questo?
Per arrivare alla realizzazione
spirituale anche questa ha un sacco di trappole, molti cul de sac in
cui venire intrappolati di intrattenimento spirituale invece che vedere
realmente la verità. Questo scomparire della volontà personale può
essere interpretato dalla mente solo in modo negativo.
Per
questo ne parlo perché la mente stia più tranquilla, perché questo non è
per niente un processo negativo, è totalmente naturale, è entrare in
un nuovo modo di essere che comincia con la realizzazione della tua
vera natura e fiorisce col diminuire della volontà personale.
E mentre accade questo diminuire, l’altro sintomo è il modo in cui ti muovi nella tua vita:
come ottieni i tuoi messaggi su “cosa devo fare?” “come devo farlo?”
“come devo muovermi?” “come non devo muovermi?”, cambiano man mano che
la volontà personale diminuisce. Per questo senti delle persone dire “non so nemmeno più come prendere una decisione”, “non so questo e questo e questo..” in quanto il riferimento della volontà personale è diminuito fino al punto dove non ottengono più abbastanza feedback
energetico dal loro sistema da sentirsi dire “sì, è questa la cosa da
fare”; sono in questa fase di transizione, e questo confonde moltissimo
la maggior parte.
A questo punto un’altra accade un’altra cosa curiosa per molta gente, per
molti compaiono un sacco di cose psichiche, un sacco di poteri, che
diventano una straordinaria attrazione in ulteriori cul de sac
spirituali. Quando arrivi ai poteri spirituali, puoi manifestare
quello che vuoi con un semplice schiocco di dita, e la tua volontà
personale lo adora, è quello che vuole sia la spiritualità. Alcuni hanno
molti poteri altri molto pochi, in realtà siete fortunati se ne avete molto pochi, così le vostre tentazioni saranno piccole.
L’ho visto un sacco di volte, persone che incontrano i poteri
spirituali, e, tac, scende una cortina, e dicono “questo è quello che
volevo”, mi basta per questa vita. Questo è quello che vogliono è va
bene così, non è giusto o sbagliato, è il modo in cui è.
Quando
è accaduto a me non avevo nessun punto di riferimento, nessun
insegnamento, nulla che mi fosse stato detto con cui potessi risuonare.
Dopo il risveglio è cominciato subito ad accadere questo diminuire della
volontà personale, ma dapprima non ci ho prestato molta attenzione,
perché c’era tante altre cose interessanti che stavo realizzando dopo il
risveglio, ma dopo l’ho notato. E non ho opposto resistenza, né l’ho
più ignorato. E poi è diventato molto affascinante: “Dove sta andando
tutto questo? “Che cosa sarà la vita quando finirà dove sapevo sarebbe andata a finire - prima ancora di arrivare lì? “So esattamente dove sta andando, non so assolutamente come sarà, ma posso vedere la traiettoria, è chiara
come la luce del giorno, e finirà con la diminuzione del ‘me’ fino a
una piccola cosa per poi scomparire nel nulla. E come sarà?” Sapevo
prima ancora di arrivare lì, e se sei sensibile ti viene questa
specie di intuizione, di anticipazione, questa conoscenza di dove sta
andando, e può essere molto utile per poter permettere di andare lì.
Confonde perché è molto diversa da tutte le altre parti del viaggio spirituale, perché le altre parti del viaggio spirituale sono della natura di intuizioni e realizzazioni e rivelazioni, che è aha, aha, uu, aha! Questo invece è uno scivolare completamente nel non sapere e alla fine ti mostra che non sai nulla, né puoi saperlo prima che accada.
Dunque è l’altro lato della realizzazione spirituale e del risveglio,
la controparte, il suo completamento. Non è un aha, non è una
realizzazione, non è un’esperienza, non viene guadagnata nessuna nuova
conoscenza, è l’opposto. Mentre accade cominci a realizzare che
qualcosa in te sta veramente fiorendo. Ma la differenza è che non te ne
importa perché la volontà personale non può più curarsene, e puoi
sentire che quello che fiorisce è quello per cui c’è stato questo intero
viaggio.
Per
poter fare questo la volontà personale (potrei chiamarla anche in tanti
altro modi, ha anche altri aspetti, ma la chiamo così per mantenere il
discorso semplice) deve diminuire per poter lasciar entrare
qualcos’altro. E non è qualcosa di misterioso, è semplicemente la vita. La vita senza distorsioni, da paure, desideri, bisogni, è semplicemente qualcosa che si esprime in modo semplice e puro. Nulla a che vedere col diventare una persona pura, sarai ancora
‘cattivo’ come quando hai iniziato, ma non sarai più altrettanto
distruttivo, niente a che fare con le varie cose esteriori, è qualcosa
di completamente diverso.
Tutti
i modi in cui ti muovi nel mondo dello spazio-tempo cambiano, il modo
in cui vedi le cose, il modo in cui senti dire le cose, il modo in cui
odori le cose, il modo in cui ti muovi nel mondo, non prendi più
veramente delle decisioni. Può sembrare come se tu stessi prendendo una decisione, ma fino a che quello di cui sto parlando non si muove, tu non ti muovi, nessuna
decisione viene presa fino a che non è presa, e non sai mai perché
l’abbia presa, perché non c’è nessun separazione da questa, non sei mai
separato dalla verità da poterla giudicare, valutare, controllare,
manipolare.
Non voglio veramente descrivere quello che fiorisce in noi, perché fiorisce in modo unico in ognuno di noi.
Il rischio è che nell’essere umano in cui è fiorita altri riconoscano
un essere unico, e poi ci mettano un altare attorno, “come sei unico,
speciale, non il prodotto di condizionamenti passati, che meraviglia!
Sei un Buddha? Un Gesù? Che bello che sei uscito completamente dal
condizionamento umano e manifesti qualcosa di unico. Ora cercheremo di
essere proprio come te”.
E’
una bella intenzione ma manca completamente il punto, è anzi una
completa negazione di quello che sta accadendo a quell’essere, e prima
di saperlo, senza rendertene conto, stai riattivando la volontà
personale. La volontà personale è molto furba, usa tutto e tutti.
Per questo negli anni, se mi aveste conosciuto prima, e confrontaste quanto sapevo prima e quanto oggi, sareste sorpresi. Oggi so molto, molto meno, ma è lì che conduce la scomparsa della volontà personale. Si muove in te qualcosa che non ha nulla a che fare con quello che sai, si muove in te qualcosa di una qualità totalmente differente, di una dimensione completamente diversa, qualcosa che non ha nulla a che vedere col sapere.
Pochissime persone sono disponibili ad esplorare fino a questo punto,
in un momento così critico la tendenza dell’essere umano è di rivolgersi
indietro, a qualcosa di conosciuto, confortevole, come accettare
l’insegnamento di qualcuno senza esplorarlo in prima persona. C’è un
momento in cui questo può essere utile, ma nel punto di cui sto parlando
un qualunque aggrapparsi al conosciuto non è assolutamente utile.
Dunque, il
paradosso dell’impulso spirituale è che siamo attratti verso quello che
più temiamo, andiamo verso la nostra disillusione, perché tutto verrà
distrutto anche la nostra cosiddetta vita spirituale. Quando
permetti a ogni cosa di essere così com’è, arrivando nella verità
dell’essere, trovi che il suo significato si trasforma e questo
ineluttabilmente conduce al segreto per la felicità. Ogni momento in cui permetti che le cose siano come sono, ogni momento in cui la volontà personale è fuori gioco, sei felice.
Da: Video “Beyond personal will” (prima parte)
Commento:
l’integrazione della Verità è espansione e liberazione. Dove prima
c’erano routine mentali consolidate, fisse, rimane silenzio vigile e
tranquillo. Le cose della nostra vita non succedono da sole ma siamo noi
a farle succedere….La perdita di controllo (apparente) dopo lo shock
iniziale scorre via veloce e silenzioso. Il declino dell’”io al centro
della mia vita” è un argine, alla vita, che se ne va. SatChitAnanda è
libero di manifestarsi e paradossalmente la mia vita diventa ancora più
unica senza essere più speciale…