Che
cos’è l’Inquiry, realmente? L’indagine autentica è qualcosa che ti sta a
cuore. Quando si ha a cuore qualcosa ti entra dentro. Entra dentro al
guscio che ti impedisce di essere toccato o disturbato, il guscio che impedisce
che possa accadere qualcosa di realmente nuovo.
Per
una vera indagine è importante chiedere qualcosa che ti stia realmente a cuore.
La domanda deve essere personale, non su degli insegnamenti spirituali o un
qualcosa al di fuori della tua esperienza. Deve essere qualcosa che viene da
dentro.
Quando
qualcosa ti sta a cuore lo fai da dentro. Quando qualcosa ti sta realmente a
cuore entri in una storia d’amore con quello che ti sta a cuore. Qualche
volta ti porta alla beatitudine, qualche volta alla confusione. Non sai che
cosa fare. Non sai dove stai andando. Ti senti un po’ fuori controllo
Che
cos’è la cosa che importa di più alla fine della tua vita? Senza di essa
diresti: “ Era quella e l’ho ignorata”. Se improvvisamente la tua vita
stesse finendo che cosa ci sarebbe di ancora incompiuto? E’ questa la cosa
importante! In definitiva sono le tue assunzioni più sacre e non messe in discussione
su di te e gli altri e la vita che sono le cose più importanti da indagare.
L’indagine
è un mezzo per riportarti indietro a te stesso, alla tua esperienza. Quando
l’indagine è autentica ti porta nell’esperienza del qui e ora, nella sua piena
profondità, tirandoti dentro. La domanda ti tira dentro al mistero della tua
esperienza. “Chi sono?” ti porta immediatamente indietro dentro al mistero.
Se la tua mente è onesta sa che non ha la risposta. Ti chiedi: “Chi sono?” e
istantaneamente c’è silenzio. La mente non sa. E quando non sa c’è
un’esperienza proprio qui, proprio ora, che è viva, vibrante. Sei incappato
nel nulla dentro, quella non-cosa, quel nulla assoluto che la tua mente non può
conoscere.
La
risposta non viene nella forma di una descrizione o di una frase; è
un’esperienza diretta. E questa esperienza, la qualità del tuo essere vivo,
trascende sempre qualunque parola o risposta intellettuale. Di fatto la
verità del tuo essere trascende eternamente se stessa. Non appena si
proietta fuori come un qualcosa, anche se un’intuizione profonda, l’ha già
trascesa. Così alla fine l’indagine si esaurisce. Tu ti esaurisci. Tu
esaurisci il tuo ego. Esaurisci il tuo sé spirituale. Esaurisci tutto. Ti
sei indagato fino ad uscire fuori da tutto questo e stai scomparendo più
velocemente di quanto tu riesca a rimetterti insieme.
Commento: Di tutte le domande del nostro inquiry, la
più importante perchè "ultima" è senz'altro: Chi sono io? La risposta
non è nelle parole che sono inevitabilmente "sbagliate" (perchè la
mente-che-pensa rimane attiva) ma nell’esperienza che ti permette di dire: “ Lo
so perchè lo sono!” E' una conoscenza non mediata, diretta, una
"appercezione" della coscienza di sè. L’ultima domanda rimane
quindi senza risposta – e in questo ti ritrovi. Sapere di non sapere è il punto
di arrivo della strada della conoscenza, gnostica. E la tua pace.