Esperienza di quasi-morte (Anonimo)
Quando
il mio defunto marito Jeffrey era un bambino di sei anni, affogò ed
ebbe un'esperienza di quasi-morte. Raccontò di essere caduto in un pozzo
aperto che si era riempito d'acqua per le pesanti piogge.
Affondò
fino al fondo e rimase in piedi, guardando su al cielo attraverso
l'acqua. Era scuro e nuvoloso e raccontò di aver visto une grande luce
dorata sopra di lui. Non sentì paura, solo pace e calma e uno stato di resa.
Il
suo piccolo cuore, disse, stava esplodendo in un Amore che non poteva
esprimere né contenere. Improvvisamente vide il volto di sua madre sopra
di lui, perché suo fratello era corso a chiamarla. Jeffrey fu tirato
fuori dall'acqua e solo allora perse coscienza. Dopo di quello non
ricorda nulla.
Esperienza di quasi-morte (Anonimo)
....Improvvisamente
stavamo cadendo mentre un'onda si infrangeva sotto di noi e io stavo
gridando al timoniere di girare battello e riportarci in mare.
Il
mio compagno aveva girato il battello e iniziato a muoversi fuori
quando il cielo diventò nero e c'era una muraglia di sei metri di
schiuma sopra di noi.
Mi
ricordo di aver gridato a tutti "Merda è la fine!" e poi l'onda si
ruppe su di noi. Piegò il battello in due e l'alluminio e la fibra di
vetro rotti perforarono i serbatoi d'aria. Fui catapultato dal ponte
nell'oceano e l'onda mi fece roteare su e giù quando mi prese.
Era
la forza più violenta che mai avesse attaccato il mio corpo e fui
separato da tutti gli altri. Avevo perso ogni senso di direzione e
l'oceano continuò a sbattermi qua e là come una bambola. Quando apersi
gli occhi per buttare fuori l'aria che avevo tenuto a lungo ero in uno
stato di euforia e tentavo di respirare l'acqua salata. Tutto quello che
ricordo è che i miei polmoni bruciavano, poi il bruciore se ne andò e rimase una fredda oscurità.
Lentamente
notai una luce che si faceva sempre più luminosa attorno a me. Non
potevo sentire più il mio corpo, potevo percepire dov'era, ma io non
c'ero più dentro. Cominciai anche a sentirmi più caldo e a mio agio.
Mi sentii attratto verso un'area della luce più luminosa. Mi sembrava
la cosa più naturale da fare ed anche familiare. Fui pervaso da una sensazione di benvenuto, di benvenuto a casa, ed anche da un incredibile sensazione d'amore. Mi sentii così felice di essere a mio agio ed amato. Il mio corpo se ne era andato e io stavo diventando una luce senza forma. Non giudicavo quello che accadeva ma accettavo il mio cambiamento, era così naturale.
Esperienza di quasi-morte (Bob O’Hearn)
…Dopo
che la turbolenza dell'onda che mi aveva travolto cessò e riguadagnai
la superficie, cominciai un disperato e futile sforzo di nuotare contro
la marea, e capii allora i segnali di pericolo contro le correnti
sottomarine che erano sulla spiaggia. Allora il panico mi afferrò e
cominciai a gridare aiuto, ma ero troppo lontano ormai per venire
sentito e la spiaggia non era più visibile. Più lottavo e più debole diventavo, e cominciai a rendermi conto che avrei potuto morire. Anzi che probabilmente sarebbe accaduto davvero!
Allora
mi ricordai l'estate precedente, quando ero caduto dalla mia ruota di
gomma mentre cercavo di "navigare" un fiume nella Sierra. Dopo essere
stato sbattuto qua e la dalla corrente riuscii ad aggrapparmi a una
roccia nel mezzo delle rapide. Alla fine però le mie braccia erano così
stanche che non potevo più oppormi alla forza del fiume.
Alla
fine dovetti lasciarmi andare e molto presto fui trasportato in una
pozza tranquilla ai piedi dell'acqua schiumeggiante, respirando con
sollievo.
C'era una lezione lì, pensai, ero stato nella stessa condizione di
impotenza. Così mi distesi a galleggiare senza più lottare. Tutto
sembrava in pace ora, e fuori dal tempo. Riposavo nell'ignoto del tutto.
Sopra
di me il cielo blu cominciava a brillare alla luce di un tramonto
glorioso mentre io ero diventato insensibile nel freddo abbraccio
dell'oceano. "Se solo potessi trovare le parole per la bellezza di
questo tramonto" pensai.
Impercettibilmente,
dapprima, un ricordo più vecchio e profondo cominciò ad affiorare nella
mia coscienza, eliminando tutte le paure e addirittura lo stesso
prendere nota della mia condizione attuale. Nulla più importava, mentre la Voce da lungo dormiente dentro il mio cuore mi sussurrava:
"Ora
tu navighi nel Mistero e questo è Amore, e ti consumerà, e questa è la
Meraviglia, che tu sia persino qui, nel mezzo di non sai dove,
risplendente in questa Meraviglia! Sì, questo è Amore e tu sei Amore e
tu sei sempre stato nell'Amore, perché l'Amore è Chi Tu Sei, e non c'è
nulla che non sia questa presente Benedizione d'Amore, così tu ti muovi
nell'Acqua dell'Amore, rapito dalla Canzone d'Amore e, Sì, vivi e muori
nell'Amore, e ti assopisci nelle profondità stesse dell'Amore, e ogni
bracciata è una bracciata d'Amore e anche nell'Oscurità dell'Amore puoi vedere la Luce brillante dell'Amore,
e questo è tutto quello che può essere condiviso con quelli che nuotano
nel Mare dell'Amore, tu non sei altro che questo Cuore dell'Amore, che
batte sempre nel Corpo dell'Amore".
Dopo
quel momento non ricordo più nulla, eccetto un sopore senza sogni e poi
un risveglio a riva. Mi resi conto di essere stato trasportato per
chilometri in un grande arco, portato da una Grazia al di là ogni
comprensione. Venivo così, gentilmente e naturalmente, restituito alla
terra in questo crepuscolo incantevole, molto lontano dalla spiaggia
dove ero entrato in mare e lontano vite intere dal bambino che era
entrato in questo magico oceano.
Esperienza vissuta a 13 anni, al suo primo tentativo di surfing
Commento:
l'aspetto risolutivo anche nelle esperienze di quasi-morte è sempre la
morte dell'ego, della nostra fondamentale possibilità di controllo. In
questo la natura ci può offrire esperienze uniche, ma fondamentalmente è
sempre uno switch improvviso e inevitabile dentro la nostra mente
quando la paura di morire ci travolge. Anand, amore essenziale, è ciò
che siamo ed è immediatamente disponibile quando andiamo oltre questa
vita egoica. Il Riconoscimento aumenta le possibilità dell'esperienza
del Risveglio senza turbare l'integrità del nostro corpo.