Tu già conosci questa verità che non
siamo premiati per le nostre azioni ma dalle nostre azioni.Non siamo puniti per
i nostri errori ma dai nostri errori
Dopo il Riconoscimento, quando la
“retta visione” si consolida anche la tua azione diventa impeccabile.
Impari
ad affidarti non alla tua illusoria capacità di controllo ma alla fiducia
fondamentale che dà vita al tuo respiro e al battito del tuo cuore. Ancora e
ancora impari a non avere paura!
“…Fino a che le lacrime si
sciolgono nella risata” (Jeff Foster)
Il cambiamento principale allora è scoprire
che l’Amore per sua natura va “agìto” non solo contemplato. L’amore
agìto, l’amore che tu hai dato comunque, non solo offerto, è capace di tirare
fuori il meglio che c’è nell’altro e in te. Di trasformare le tue relazioni non
solo col la vita in generale ma con la singola persona.
Se
vuoi che bellezza e gratitudine ti accompagnino sai adesso cosa fare: agisci il
tuo amore.
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Scoprire
che l’ego è IL problema è l’inizio della Ricerca, riconoscere che l’ego non è
un vero ostacolo è la sua fine.
Perché
l’ego è la fonte dei nostri problemi? Cercare di cambiare le cose – trattenere
ciò che piace e allontanarsi dalla sofferenza – è il meccanismo di base che
tiene in vita (l’illusione del) l’ego.
La
grande illusione è: “IO so quello che ho bisogno!”.Ad esempio, quando vivi un
momento di bellezza e di amore- cerchi di prolungarlo e ripeterlo ma così
irrompe il passato (nostalgia, ricordo) e il futuro (ansia, desiderio) e perdi
“presenza”. Si diffonde il senso di mancanza e separazione, prende forma un’esperienza
negativa..
La
tua armonia e disarmonia immediatamente si riflette nel mondo attorno a te
anche se sembra (all’ego) il contrario ovvero che il mondo sia sbagliato e che
si accanisca contro di te...
“Io voglio essere
felice!”. “Assurdo, felicità è dove non trovi “io”” (Nisargadatta Maharaj)
“La
natura della mente in sé non è mai cambiata: non è corrotta all'inizio del
cammino, non è migliorata alla fine” (Dilgo Khyentse Rinpoche)
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L’esperienza
del Riconoscimento è un aiuto per te, spesso inaspettato..e per la tua vita
quotidiana..
Ho
osservato negli anni che il Riconoscimento è una breccia nella tua contrazione
primaria da cui ha preso il via il tuo (nostro) meccanismo egoico-difensivo e
che rimane ancora la sua fonte di alimentazione principale.
Da
piccolo l’incontro con i primi distacchi dalla madre sono vissuti come
solitudine, paura del vuoto, incompletezza e disorientamento. Dall’iniziale
distanza e disagio cresce l’esperienza di una separazione incolmabile,
“reagita” inconsciamente con atti di negazione e di “grandiosità” egoica…
Manipolazione
e compensazioni sono affannosamente messe in campo per non sentire questa
contrazione narcisistica.Forse sei già consapevole che per tutta la vita hai
(abbiamo) cercato di compensare e nascondere quel senso di vuoto, che emerge
quando sei solo, prima di rimetterti a “fare qualcosa” per non sentirla.
La
solitudine, l’isolamento, la sconfitta, prima che diventino disperazione e
depressione, se sono esposti al Riconoscimento possono essere la spinta iniziale
per assaggiare e ritrovare la tua fondamentale integrità, bellezza e
completezza.
Ho
osservato anche che dopo questa svolta il lavoro terapeutico, se ancora
necessario, diventa più efficace e rapido. La terapia infatti non ti dà la tua
verità ma ti aiuta nella sua (tua) integrazione energetica nel quotidiano.
Se
ti senti pronto ad andare oltre la ricerca di sempre nuove compensazioni, o sei
un operatore interessato a questo approccio diverso e radicale, sei pronto per
il tuo Riconoscimento che metterà in movimento un rilassamento profondo
dell’essere risvegliato.
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Hai già compreso che il
mondo della mente è altamente “illusorio” e inaffidabile. La tua pace inizia
allora col riconoscimento che NON sei la tua mente. Alcuni indizi e domande
coraggiose ti possono portare vicino:
Puoi sapere quale è il tuo
PROSSIMO pensiero? E’ ovvio che anche tu non puoi MAI conoscere
un “tuo” pensiero PRIMA del suo manifestarsi! E allora CHI decide di pensare
quello che pensa?
E
questo “io” dove lo trovo? L’Io che appare al momento dell’azione, decisione,
scelta è sempre un processo della nostra mente, per nulla costante e definito.
“Io” è SEMPRE in ritardo sugli eventi che succedono PRIMA che ce ne accorgiamo
e che “sembra” noi decidiamo.
Ti
stai aprendo a una visione della realtà paradossale, capovolta e imprevedibile:
questo momento sta (già) succedendo, incluso la tua azione e il tuo pensiero. Tutto
questo è impersonale anche se sembra governato. Relazioni causa-effetto,
previsioni e logica funzionano per periodi brevi solo in un contesto molto
semplificato e artificiale.
Può
essere che un’unica coscienza impersonale agisca tutto e ci agisca? E che sia
la vita a viverci piuttosto che “noi” a viverla? Riconosciti onestamente e direttamente,
trova la risposta definitiva e liberatrice a queste domande.
Ti
rilasserai finalmente e vivrai nella gratitudine di questa meraviglia continua.
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Guarda: tu sei già QUI
Tu sei già ADESSO
Tutto quello che hai bisogno
è già presente anche se invisibile
Non chiedere! e tutto si
rivelerà
Non reagire a ciò che va e
viene,
così non lascerà tracce di
dolore né su di te né negli altri
Non è questo un modo
naturale per vivere?
Non è questo un modo impeccabile
di vivere?
Che differenza fa averlo
Ri-conosciuto?
La stessa differenza tra il dormire e l’essere
sveglio:
nessuna VERA-mente
ma tutto un MONDO di
differenze!
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Anche tu tieni in vita la
bruttezza e la negatività del mondo finchè i tuoi occhi così la
vedono e la giudicano. Tu nei sei stato finora il complice inconsapevole!
Ritrova e rimani nel
riconoscimento che nulla è SEPARATO da te e DIVERSO in sè da chi sei tu
stesso. Questa è l’unica responsabilità che hai. Questo l’unico ostacolo
all’Amore che può riprendere a fluire da ogni cosa e per ogni cosa. Tu rimani
il tramite, lo strumento per tutto questo.
L’anima si risveglia in
unione e vive solo ciò che è: Amore Incondizionato.
Hai qualcosa di meglio da
fare che svegliarti dal sogno?
“La deficienza della materia
non proviene dall'infinità del Padre, è piuttosto la profondità del Padre che
si moltiplica” (Vangelo di Verità)
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Cercare
di migliorarti si basa su una visione ancora in parte distorta, illusoria. In fondo nulla manca “né
dentro né fuori” e quindi nessun cambiamento può essere integrato nella tua
natura ma solo nella tua fragile “storia” personale. Ecco perchè i benefici del
“lavoro su te stesso” tendono a svanire col tempo.
Una
volta che hai Riconosciuto, il cammino del Risveglio si manifesta con un
crescente senso di completezza e perfezione di ciò che accade. Osservi un
progressivo passaggio dal fare al non-fare e al lasciare che tutto sia come già
è…. Ha sempre meno senso provare a migliorarsi e a cambiare alcunché. Hai un
problema? Guarda meglio…!
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Non perderti nel dualismo del
mondo, nelle dinamiche tra le polarità: bene-male, vita-morte, io-l’altro,
dentro-fuori etc.
Se rimani saldo
nell’esperienza della molteplicità nell’unità, non entri nel dramma degli
opposti, vivi con vitalità e aumenta bellezza, sorpresa e gratitudine. E
osserverai lo svanire di questa incessante voglia di cambiare le cose...la tua
volontà spesso copre la mancanza di fiducia nella vita.
Ricordiamoci anche che “io
soffro” è figlio di “io voglio!”. “Io” è essenzialmente vuoto e l’ostacolo
principale a cogliere la pienezza di QUESTA Unità cosciente, che emana ed è la
forza della Compassione che si esprime come Luce, Perfezione e Amore. La
“via della sofferenza” continuerà a dominare fino a che “ego”, la dimensione
eccitata di “io”, resiste come il paradigma della realtà.
“Nell'unità ognuno ritroverà se stesso.
Nell'unità, per mezzo della conoscenza, egli purificherà se stesso dalla
molteplicità” (il Vangelo di Verità)