Da The Unfolding Now, p.145
La maggior parte delle volte l’identificazione accade in relazione a eventi, strutture, immagini, e credenze del passato, ma possiamo anche identificarci con manifestazioni del momento presente che non sono reificazioni.
Supponi di esperimentare la tua Vera Natura e di sentire la sua presenza come chiarezza e leggerezza. Essere semplicemente quella presenza chiara e spaziosa non è la stessa cosa che identificarsi con essa. Questo è perché la tua Vera Natura non implica un’operazione mentale; c’è semplicemente il riconoscimento che “questo è quello che sono in questo momento”.
Ora, tu potresti identificarti con quella presenza una volta che l’hai riconosciuta, ma l’identificazione ci aggiunge qualcosa sopra. La mente interferisce e si attacca all’esperienza e ci si blocca dentro. La mente vuole afferrarla, usarla per identificare chi sei.
Così anche quando siamo noi stessi, sperimentando la presenza della nostra Vera Natura, è ancora possibile un’identificazione. Identificarsi con quella pura presenza implica un processo di reificazione, cioè trasformare l’esperienza in un “oggetto” con cui ci si può identificare. La nostra mente riconosce la Vera Natura ma non si ferma lì. Vuole mettere la Vera Natura in qualche scatola classificata. Poi si attacca a quell’esperienza in modo da farci formare un’idea di chi siamo.
