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CHI SIAMO, SENZA STORIA, Byron Katie

L’Illuminazione di Byron Katie
Intervista di Sunny Massad

(...) Ero ossessionata dal suicidio. Pensavo di dover morire per essere libera.

Poi, dopo il divorzio ho cominciato ad essere molto depressa, in realtà già parecchio tempo prima. (…) Alla fine entrai in una casa per malati di mente. Avevo una grande tendenza al suicidio, ero agarofobica, paranoica. Praticamente senza speranza. E in questa clinica le altre donne avevano così paura di me che fui messa da sola in un attico. Era l’unico posto dove potessi stare. Lì dormivo sul pavimento. Una mattina mentre ero addormentata sul pavimento ho sentito questa cosa che si arrampicava sul mio piede, ho guardato ed era uno scarafaggio. Ho aperto gli occhi e….”quella che era nata” non era “me”…e, il modo in cui lo racconto è…”lei” si alzò, camminò, apparentemente parlò. Era colma di gioia. E’ così estatico essere nati e non nati. Guarda e vede ogni cosa, senza concetti. Sorprendente.

Non la chiamo in nessun modo, ma potrei dire qualunque cosa. Trascende se stessa e in sé è ogni cosa. E trascende totalmente anche questo. E’ così. Ogni momento è così. E’ come se….(alza una mano di fronte al viso) essere sorpresi e meravigliati. Il solo vedere questa mano, è sorprendente! Cioè mangio del cibo e sto mangiando me stessa. E’ così buono. In ogni momento è sé stesso, adesso. Ma per vedere questo devi diventare immobile con quello o questo e morire. Ti dissolvi in esso. Chiunque lo farebbe. Diventa solo immobile: lo chiamo “chi siamo senza storia”. Ma è…lo chiamo Amore, perché non ho nessun’altra parola. Ma guardare la mia mano di fronte al mio viso, o il mio piede o il tavolo o qualunque cosa, è vederlo per la prima volta!. Queste sono le parole che userei: “E’ un privilegio al di là di quanto possa essere detto”. E’ il sé che fa esperienza della semplice immagine di se stesso…nata nell’amore.

Domanda:Così hai davvero avuto una dis-identificazione. Anche della memoria? BK: Di ogni cosa. Ogni cosa.

D:Dunque avevi dei sogni ma riconoscevi che non erano reali? BK: Lo stesso come stare qui seduta con te.

D: E quando sei addormentata….è come in meditazione quando siedi quieta e immobile o la tua mente ha delle immagini? E paradiso, paradiso, paradiso. Proprio come stare qui con te.

D: Dunque c’era un sacco di energia? E come ha influenzato il tuo comportamento fisico? BK:Quello che era tipico per me era andare per la strada, aprire gli occhi e uscire per strada. Se incontravo della gente semplicemente camminavo verso di loro e in modo naturale mettevo le mie braccia attorno a loro… o camminavo al loro fianco, prendevo loro la mano e camminavo. Forse si scostavano…spaventati. E io dicevo qualcosa come: “Perché fai finta di non conoscermi, perché fai finta di non curarti di me, perché fai finta di non amarmi?” E potevo vedere paura nei loro occhi…

(…) Andavo fuori nel deserto e non tornavo mai perché non c’è una cosa come “perdersi”. Imparai che la luce, l’essere accesa, diminuiva, apparentemente, e diventava sempre meno fino a sembrare come la vostra: non più felice, non più triste. Ma la luminosità non cambia livelli. Lo fa solo apparentemente. E’ come un camaleonte. Lo chiamo ‘l’amore incontra se stesso’ Non gli importa dove, non gli importa cosa. Semplicemente lo fa.

D.: Com’è cambiato il rapporto col tuo corpo? BK: Ne avevo uno, ora no (ride). Solo un amore totale. Solo assolutamente… usavo chiedere ai miei bambini di guardare queste mani e queste dita…come la luce le colpisce e le tocca e…forse gli chiedevo di venire a guardare il mio piede e provare semplicemente meraviglia. Non importava di chi fosse il piede, era nuovo. Nuovo. Nuovo. Ci sono voluti tre anni per cominciare a bilanciarmi.

D: e com’era il rapporto col corpo di tuo marito? BK: La prima volta che abbiamo fatto all’amore è stato semplicemente sorprendente. E’ stato radicale! Perché era Dio con Dio. Ed era sia il dare che il ricevere…ah, è stato veramente sorprendente!

D: molti ricercatori aspirano ad avere un’esperienza trascendente sostenuta. Può venir preparata?

BK: Se dico “voglio essere illuminata” implica un futuro. E non ce n’è alcuno. E allora ci attacchiamo…uno per uno, per uno, lo descrivo come “si sposano, hanno dei bambini”. E’ reincarnazione. Cominci con l’io…l’io si manifesta e non lo noti, poi ha un bambino e un bambino e un bambino e si divide, è una cosa…cellulare…è come un atomo che si divide…lo chiamo “dis-illuminazione istantanea”. Ma se lo noti allora finisce. Non c’è più incarnazione. Se non lo noti, continua. E questo è il tempo e lo spazio e il luogo. E’ un’illusione. Come un’illusione ottica interna.

(…) Siamo così attaccati al concetto in cui viviamo dentro che realmente… è solo un concetto nell’adesso. E’ solo nel momento adesso.  (…).La trascendenza: non c’è nulla in essa. Quando ritorna indietro a se stessa, la mera immagine di se stessa…ed è intossicata. Non potrebbe desiderare nient’altro. È una questione di totale bramosia.

Vuole avere tutto. Si metterebbe di fronte allo specchio. E tu sei quello…e quello…quella bellezza, e il vecchio e la giovane, l’alto e il basso, e tutte le cose, e un fiore e un albero…senza divisioni. E questo è un inizio.

Nessun attaccamento alla storia, nessuna sofferenza. Non so nemmeno che cosa sia un’esperienza di trascendenza sostenuta. La sola cosa che so è che in 13 anni non visto alcun problema che fosse reale. E non ho incontrato nessuna persona o nessuna cosa che volessi cambiare. Ogni cosa mi reca un tale gioia! Io sono ogni cosa. Se è questa l’esperienza di trascendenza sostenuta non mi sorprende che la gente la cerchi, anche se è sempre, sempre visibile.

Vedo tutti come risvegliati, qualunque cosa significhi Vedo ognuno come limpido e trasparente. Vedo che credono di non esserlo. Il fatto che ne soffrono mi dice che conoscono una verità migliore.

D.: Dove mi sentirei localizzata? BK: Dappertutto. Dappertutto dove i tuoi occhi possono vedere. E’come quando guidi la macchina e tutto arriva da te (nel senso che non è la macchina a muoversi e il paesaggio a spostarsi ma tutto quello che si vede si muove dentro a una coscienza che è immobile N.d.T.). Finisce lì. Io sono l’inizio e la fine di tutto.

Onestamente devo dire che la gente doveva dirmi che mi stava accadendo qualcosa. E io vedevo che era la loro storia. Da qui non cambiava nulla. Potevo vedere che era la loro opinione che ci fosse qualcosa di diverso. Ed è ancora così dopo 13 anni, cioè non vedo assolutamente nessuna differenza tra te e me, eccetto che voi, qualunque cosa voi siate,insistete che ci sia qualcosa di vero.

Domanda: perché la gente ha così paura? BK: Beh, chi saresti senza la tua storia?
D: Molti potrebbero dire che sarebbero come morti. BK: E’ questa la mia esperienza.
D: Ma tu sei viva! BK: Secondo te. Secondo la tua storia limitata.
D: Tu saresti nulla? BK: Questa è la mia esperienza.
D: E sai perché la mente ha paura di diventare nulla?
BK: E’ la morte. In realtà è pace. E lei agogna ad essa.

Così il fenomeno si è fermato dopo circa tre anni e a sette ha iniziato a maturare. E quello è stato un inizio, solo un inizio. Quello che sentivo era…la densità era così grande che non poteva contenere la luminosità. Per questo dico che in nessun momento puoi dire di avere terminato. E non ho nemmeno iniziato. Sono solo un cucciolo. E’ senza fine. Il fare qualunque cosa sia buona. Questo è la sua felicità. E sa come vivere in quel modo perché è quello che è. E trabocca.

COMMENTO: per il buddismo la Verità si realizza quando “due Vuoti si incontrano”, il vuoto che sei tu e il vuoto che è il mondo- Sunyata. Mentre nell’"essere Tutto" la realtà del mondo non viene “svuotata” ma piuttosto trasfigurata. E’ SatChitAnanda che si rivela come Ananda, Amore in azione, in ogni forma, in questo momento senza fine…. La pienezza della vita si offre come regalo per una completa e finale celebrazione.
Scopri, nelle parole di BK, il segreto meccanismo che dà la spinta che crea il futuro, io e la vita: “dis-illuminazione istantanea”, come la chiama BK, la stessa che col riconoscimento, diventa trasfigurazione (Liberazione).
Questo salto è ancora spesso un evento eccezionale e drammatico: una storia personale che si svuota di significato gradualmente negli anni, nella depressione in questo caso, o improvvisamente – come è capitato per Susan Segal. In rari casi il Sangha, comunità attorno al Maestro, dà riferimento e sostegno mentre la tua mente “passa” tutto questo.
Ma il salto quantico di coscienza dell’umanità coinvolgerà numerosissime persone, una reazione a catena che si diffonderà per “contagio spirituale”.
Stiamo a vedere come arriverà questo regalo. Perché sta arrivando! Anzi, se veramente hai realizzato il messaggio di BK: eccolo qui, con la fine della tua storia!
Byron Katie  si dedica al risveglio delle persone dalla propria “storia”, come la chiama lei. Vedi:  http://www.thework.com/italiano/