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L'OCEANO NELLA GOCCIA (1) - Digambara

ILLUSIONI E PARADOSSI

Il paradosso è il momento in cui la tua mente si ferma e la porta della Verità si apre….
“La Verità ti toglie quello che non hai mai avuto e ti dà quello che hai sempre avuto” (detto indiano)
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Di tutte le domande del nostro inquiry la più importante perché “ultima” è senz’altro: “chi sono io?” La risposta non è nelle parole che sono inevitabilmente “sbagliate” (perché la mente-che-pensa rimane attiva) ma nell’esperienza che it permette di dire: “lo so perché lo sono!” è una conoscenza non mediata, diretta, una “appercezione” della coscienza di sé. L’ultima domanda rimane quindi senza risposta – e in questo ti ritrovi. Sapere di non sapere è il punto di arrivo della strada della conoscenza , gnostica. E la tua pace.
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Sei proprio sicuro di essere …nato?? Guarda: tu sai indubbiamente di esistere ma anche di essere nato? Tutti i tuoi ricordi sono possibili perché tu sei GIA. Sei già qui, da prima del tempo. Ciò che nasce è il tuo corpo- mente, il tuo fedele compagno di viaggio. Questa vita è la “sua” vita. E solo “sua” la morte. Tua è invece l’esistenza stessa: vedi chiaramente dei confini, dei limiti nel tuo esistere? Come Osho volle essere ricordato nel suo Samadhi: “mai nato, mai morto, ha solo abitato su questo  pianeta Terra”. Namastè.
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Sei proprio sicuro che l’altro…esista?? Chiudi gli occhi e osserva: “dove” finisci tu e inizia l’altro che hai “davanti”…? Senti se può essere “fuori” dalla tua mente e dal tuo cuore…Dove era quella persona cara quando era in vita se non nel tuo cuore? E dove è adesso? Dove senti la sua presenza ogni volta che la pensi? Non si è mai spostata! Lo vedi? Svegliati: l’altro “vive” là fuori la sua vita, dice la mente, ma ESISTE come unica esistenza dove trovi anche qualunque parte di te, dice il cuore.-che-si conosce. Un detto tibetano: “cerca la faccia che avevi prima che i tuoi genitori nascessero!”. Ma cerca col cuore..
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Non c’è separazione tra me e te. Non c’è differenza alcuna tra me e te. Anand (more) è la mia natura e Anand è la mia vita. Ma è facile che una relazione si trasformi in una gabbia dove riprodurre continuamente i (vecchi) giochi di potere – il tentativo disperato dell’ego di ritrovare unità e amore..relazionarsi a te come parte di me è la via di uscita dall’illusione della separazione e della sofferenza.  Ma non viverlo come un “dover fare”! è semplicemente e ancora e ancora ricordarsi di chi sei veramente, qui, adesso
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La “morte” non esiste. Non può “esistere”. Il buio è solo una luce che i nostri occhi non vedono. La vita che conosci è solo la vita che adesso puoi conoscere con questo corpo-mente. la coscienza individuale è dipendente dal corpo solo per fare questo tipo di esperienza.
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La fine della vita è anche la fine della morte? Il fine della vita è anche il fine della morte? Sembra proprio di sì..
“La morte non estingue la luce..spegne la lampada perché l’alba è arrivata” (Tagore)
“Con la morte perdiamo solo metà del nostro paradossale essere – quella legata ai fenomeni fisici (newtoniani) non alla parte legata ai fenomeni della coscienza (quantici)”. “La morte è la fine dell’uomo fisico e il fine del’uomo spirituale” (Grof)
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Di fronte a un dramma della vita quante volte ti sei chiesto “dove è Dio in tutto questo?!” la realtà è divina, “Dio” è tutto questo. Noi stessi siamo la faccia di Dio. Dio è sempre presente anche nella tua vita, COME la tua vita. L’apparente sua lontananza è la strada della sofferenza che finisce con la resurrezione dei morti. Quando finisce è sempre QUI E ADESSO! Noi siamo i morti – l’ego che mi fa credere separato e responsabile della mia vita è la morte. Risvegliati e unisciti al “coro che canta le sue lodi”.
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E’ la vita a viverci non siamo “noi” a viverla! Guarda: tutto questo sta (già) succedendo, incluso la tua azione e il tuo pensiero. L’Io che appare al momento dell’azione, decisione, scelta è sempre un processo straordianario della nostra mente. Anche se velocissimo è SEMPRE in ritardo sugli eventi che succedono PRIMA che ce ne accorgiamo e che “sembra” noi decidiamo. Lo vedi? L’unica coscienza agisce tutto e ci agisce. Rilassati allora e vivi nella gratitudine di questa meraviglia continua.
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Fermati! …e osserva: è solo il tuo pensiero (o ricordo,immagine, emozione, sensazione) che ti identifica, che ti CREA e ri-crea come “io”, questo qui, me stesso. Osserva: i pensieri cambiano ma lasciano sempre un po’ di spazio, di intervallo tra l’uno e l’altro. Metti e mantieni l’attenzione su questo spazio, su questo intervallo. Riconosci: tu SEI questo spazio e sei UNO con tutto quello che sta succedendo. Senza confini, senza distinzioni. Sei completamente pace, rilassata, intima e incontaminata…
“Lascia andare quello che vuole andare, lascia venire quello che vuole venire, tu rimani con ciò che rimane” (Nisargadatta)
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L’illusione dell’io e della separazione non significa che l’io e la separazione non esistano ma solo che non sono quello che sembrano. Se l’ego è una profonda contrazione essa si sviluppa nei primi anni di educazione del bambino e rappresenta il passaggio dallo sato di onnipotenza al principio di realtà necessario, finora, per vivere ma anche delle drammatiche condizioni della vita umana. Ogni contrazione essendo una esperienza codificata energeticamente, incarnata, può essere rilasciata. Il Riconoscimento sperimentato nella Classe del Risveglio è una contro-esperienza di rilassamento profondo che può accelerare il Risveglio.
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Ti sei mai chiesto perché sei felice nel cuore e solo quando la mente è tranquilla? Guarda: la mente è movimento continuo. Questo stesso  movimento la tiene in vita e crea tutto questo come altro –da-sé ce così puoi, faticosamente, “com-prendere”.Il cuore è continua risonanza con l’oceano dell’esistenza  e così continua a battere. Vivendo tutto come espansione di sé, nel Sé. Così sei felice.
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Ti sei mai chiesta come mai lo spazio di Presenza ti sfugge così spesso nell’agire quotidiano? Con il movimento l’attenzione si focalizza sull’illusione che esista un là fuori che diventa “reale” mentre chi sei va in secondo piano. Col Riconoscimento, integrandosi la verità della non- separazione, tutto questo attorno a te diventa il tuo “corpo esteso”. Puoi provare l’ebbrezza dell’onnipotenza del bambino che ancora “non conosce con la mente”. E scoprire perché sei venuto al mondo , il tuo potenziale irrepetibile…
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La tua mente non è “contro” chi sei. Il nostro cervello si è evoluto per servire il corpo nei sui movimenti. La tua mente è solo il principale strumento per navigare nel mondo e per questo rinforza l’illusione della realtà altra-da sé (separazione, distanza, causalità, agentività..). La mente-che-pensa poi crede alla sua stessa creazione come un bambino piccolo ai suoi sogni. Con il Riconoscimento vivi la consapevolezza dell’adulto assieme all’innocenza del bambino.
“La natura della mente in sé non è mai cambiata: non è corrotta all'inizio del cammino, non è migliorata alla fine” (Dilgo Khyentse Rinpoche)

Fonte: dai post di Facebook de La Classe del Risveglio, marzo 2012