Io
sono…l’espressione divina esattamente come sono, proprio qui, proprio
ora. Tu sei l’espressione divina esattamente come sei, proprio qui,
proprio ora. E’ l’espressione divina, esattamente com’è, proprio qui,
proprio ora.
Nulla, proprio nulla, deve essere aggiunto o tolto.
Niente è più valido o sacro di qualcos’altro.
Non deve essere soddisfatta nessuna condizione.
L’infinito non è da qualche altra parte ad aspettare che ne diventiamo degni.
Non
ho esperienza della “notte oscura dell’anima”, di essermi arreso, di
essermi purificato o passato attraverso un qualunque genere di
cambiamento o di processo.
Come può il sé separato e illusorio seguire delle pratiche per rivelare quello che è illusorio?
Non
ho bisogno di essere serio, onesto, disonesto, morale o immorale,
raffinato o grossolano. Non ci sono punti di riferimento. Gli eventi
della vita che sono apparentemente accaduti sono unici e esattamente
appropriati per ogni risveglio. Tutto è come deve essere, proprio ora. Non perché sia un potenziale per qualcosa di meglio, ma semplicemente perché tutto quello che è, è espressione divina.
L’invito a scoprire che non c’è nessuno che abbia bisogno di essere liberato è costante.
Non c’è bisogno di aspettare dei momenti di trasformazione, di cercare
di realizzare che non siamo quelli che agiscono, o di realizzare una
beatitudine permanente, uno stato senza ego o una mente immobile.
Non devo neppure aspettare che la grazia discenda perché io sono, tu sei, sono già la presenza della grazia.
Negli
anni precedenti sentivo che c’era un’altra possibilità che, una volta
realizzata, avrebbe trasformato tutto e ogni cosa. Un giorno quella
possibilità diventò una realtà, ed era semplice e ordinaria, magnifica e
rivoluzionaria. E’ il segreto che non è un segreto, che si rivela in
ogni parte delle nostre vite.. Ma la realizzazione non emerge dai nostri tentativi di cambiare le nostre vite, viene da una riscoperta diretta di chi è che vive.
C’è solo la Sorgente che appare.
Tutto quello che si manifesta è sempre e soltanto l’apparenza della
Sorgente...l’universo apparente, il mondo, la storia della vita, il
corpo-mente, i sentimenti, il senso di separazione, la ricerca
dell’illuminazione, è tutto l’Uno che appare come due, la non-cosa che appare
come ogni-cosa. Il dramma della ricerca spirituale è che è
completamente senza significato o scopo. E’ un sogno che si risveglia.
Non c’è nessuna intelligenza più profonda che intesse un destino e
nessuna scelta che venga fatta a nessun livello.
Niente
nasce e niente muore. Niente accade. Ma Questo, così come è, invita il
ricercatore apparente a riscoprire la sua origine. Quando l’invito viene
accettato da nessuno, allora si vede che c’è solo la
Sorgente…l’incausato, l’immutabile, l’impersonale, l’immobile, da cui un
amore incondizionato straripa e celebra.
E’ un mistero meraviglioso.
Un giorno, quasi per caso, riscopersi il segreto, o piuttosto lui riscoperse me.
Spiegare
quello che successe è quasi impossibile. La descrizione che più si
avvicina è un essere sopraffatto da un amore e una comprensione totale
assolutamente al di là di ogni immaginazione.
La
rivelazione che accompagnò questa scoperta fu così semplice e pur così
rivoluzionaria che spazzò via, in un sol colpo, tutto quello che mi era
stato insegnato o che avevo imparato a credere.
Parte di quella realizzazione fu che l’illuminazione
è assolutamente al di là di ogni mio sforzo di cambiare come vivo. Ha a
che fare con un totale mutamento di prospettiva nella realizzazione di chi è che vive.
Perché io sono già quello che sto cercando. Qualunque cosa cerchi o
pensi di volere, tutti i miei desideri non sono che un riflesso del mio
anelare a ritornare a casa. E la casa è l’Unità, la casa è la mia natura
originaria. E’ proprio qui, semplicemente in quello che è.
Non c’è nessun altro posto dove devo andare e nient’altro che io debba diventare.
L’illuminazione diventa disponibile solo quando ci si rende conto che non può essere ottenuta.
E’ lo sforzo stesso, l’avere un investimento nella propria identità,
che ricreano continuamente l’illusione di separazione dall’unità. E’
questo il velo che crediamo che esista; è il sogno dell’individualità.
E
il paradosso è che l’istinto divino è continuamente disponibile, basta
solo permettergli di manifestarsi. E’ sempre pronto, in uno stato eterno
di prontezza…come un fedele amante pronto a rispondere ad ogni nostra
chiamata. Quando glielo permetto è. Quando lo evito è.
Non richiede nessun sforzo, non esige nessun standard né ha alcuna preferenza. Essendo
al di fuori del tempo, non vede alcun cammino da seguire, nessun debito
da pagare. Poiché non riconosce né giusto né sbagliato, non riconosce
nemmeno giudizio o colpa. Il suo amore è assolutamente senza
condizioni. Guarda semplicemente con chiarezza, compassione e diletto
mentre mi muovo per il mio ritorno. E’ il mio diritto dalla nascita. E’
la mia casa. E’ già quello che io sono.
da “The Open Secret (Il segreto che non è)”