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L'OCEANO NELLA GOCCIA (40) - Digambara


Il tuo modello di dolore distorce l’immagine che hai di te stesso, come ti vedi e come anche gli altri di conseguenza ti vedono- come uno specchio sporco. La mancanza, l’errore, la bruttezza sono per la mente che li vede dei passaggi nel suo percorso di consapevolezza, prima dentro e poi fuori dall’illusione…La perfezione, la completezza e la luminosità sono riflesso della natura stessa dell’anima e conferme del suo tornare a casa…
Vuoi guardarti nella tua perfezione? Riuscire a vedere, adesso, la bellezza della tua anima ANCHE nella tua forma esteriore? Te lo puoi permettere o hai bisogni di soffrire ancora un po’?
Davanti a uno specchio intero, prima ad occhi chiusi, entra in connessione con la tua anima e la sua bellezza vivente, la perfezione che profondamente hai sempre saputo di essere...riapri poi gli occhi lentamente e vediti nella tua perfezione: sei un essere unico e irrepetibile, da sempre amato senza condizioni e avvolto dalla sua stessa casa, nella Luce che rende tutto perfetto..
Vedi e gioisci della tua perfezione, non percepirla e intuirla soltanto….allineati e alleati alla gioia di un essere perfetto-in-Sé.

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Vederti nella tua perfezione è un nuovo accesso alla Verità per mezzo della tua vita.
Tu sei Verità. Verità è che tu sei perfetto, ANCHE nella forma. Le polarità della vita, le sue contraddizioni e sofferenze, non possono cambiare la natura del reale – che è perfetta ANCHE così-come-è-già.
Il due è solo un attributo dell’Uno. Le polarità sono necessarie per mettere in moto la storia e l’evoluzione della vita nel suo campo energetico unitario – non della sua essenza che è già completa, intera e perfetta.
Se senti, come è possibile, resistenza a queste parole è lì esattamente che la Verità sta bussando…
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Liberazione non è “cadere nel vuoto”, non è sradicare tutte le tue preferenze e abitudini ma tornare finalmente nella tua casa, a essere chi sei venuto ad essere. Liberazione è liberare la tua Luce speciale e unica, liberandola dalla tua personalità parassita.
Col primo Risveglio hai fatto ordine nella tua vita portando luce e affinando l’intenzione, il discernimento e gli altri strumenti necessari al “passaggio”. E adesso non c’è più posto per la tua personalità- la struttura egoica vuota in sé ma coriacea e semi-autonoma che ha “preso il tuo posto” all’inizio della tua storia ma rimanendo sempre energeticamente aliena perché basata sulla paura e non sulla gioia. La personalità adesso, come un vero parassita, non trova più alimento dalla tua mente e scappa come “il Diavolo dall’Acqua Santa”. Cade finalmente lo spesso panno nero che ti copriva e che non ti ha fatto fino ad ora veramente respirare e gioire.
Si stabilizza adesso la tua frequenza (“cristica”, “buddica”) che hai già da tempo riconosciuto e imparato a conoscere nell’azione consapevole. Si liberano tutte le qualità che rendono UNICA la tua presenza e la Luce che tu porti e che ti fa trovare il tuo posto (missione) nella vita
Ti  arrendi e permetti in questo momento alla Grazia di aiutarti. Ti  spalanchi, sei un canale di Grazia. Casa, gioia...
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 “Io non posso essere felice, io non sono perfetto” , a cui hai creduto fino a oggi, è stato l’inizio dell’offuscamento della tua luce e dell’allontanamento da te stesso! Così hai perso energeticamente (dimenticato) il senso di origine e di direzione e la ragione del tuo essere qui.
La Verità ti sta cercando da allora offrendoti sempre nuovi “accessi”. Un accesso è considerare anche il tuo sé perfetto, forma divina del Sè…
Puoi adesso allinearti e allearti al Sé per mezzo del tuo sé. La tua coscienza individuale si può adesso “fondere” nella coscienza buddica (cristica).
Ripeti e risuona con queste parole:“Io sono la Verità mentre conosco me stesso e sperimento me stesso come il Sé”..e osserva la tua frequenza, la qualità della tua presenza, cambiare e “alzarsi”…
Ricorda: non è un mezzo per ottenere più facilmente quello che vuole il tuo ego ma significa che, finalmente, “comprendi, puoi servire e puoi sapere”!
(ispirato dal libro di Paul Selig – Io sono il Verbo)
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La risposta che ti continua ad arrivare è di SENTIRE la vita, non di "pensarla" soltanto! C’è identità tra la vita là fuori e come sei, come sei lo vedi dalla tua vita. Una vita povera, limitata, non è “sbagliata” ma riflette energia segregata dalla tua mente e racchiusa nella rigidità del carattere. Il corpo è la mappa precisa di questi “nodi” che vivi come buchi di energia, zone morte e lontane dal piacere. Fidati del tuo corpo e della sua ricerca costante: è la tua coscienza che si manifesta. Il corpo è il tuo tempio vivente.
Anche il corpo potrà sperimentare così, nella gioia, solo ...apertura.
La tua vita sei tu stesso che si sta ritrovando…
La vita è l’attraversamento di te stesso!
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Ti incontri in Gratitudine sempre più spesso.
Mentre l’illusione del male e dell'errore
perde a poco a poco la sua battaglia.
Cresce il Silenzio,
mentre la Presenza parla per te e per me,
ad alta voce.
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“Come si riconosce una esperienza di Risveglio? Spesso rimane il vecchio me stesso (il sé) ma curiosamente non è più la tua identità: è visto da lontano, come un curioso involucro biomeccanico…La rivelazione che anche limiti, difetti e colpe sono parte del movimento preciso che ti permette di essere CHI sei e fare il tuo specifico cammino COME sei….Quando incontri un aspetto della Verità sai subito che è tale perché è un balsamo sulla tua anima …Ma allora perché il personaggio continua a rimanerti addosso?....Quando la visione è corretta e la comprensione completa allora soltanto smetti di lottare…. Quando succede, ti sembrerà impossibile …come dopo anni di pioggia tornasse il sole a splendere! E’ il più grande cambiamento della tua vita….Il Risveglio diventa una promessa che fai a te stesso…”
Om shanti, shanti, shanti.

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Ho cercato le parole ma non le trovo lì dove sono solito guardare…
Forse dopo tanti doni la Luce sta guidandomi verso nuovi frutti, qualcosa di VIVO, caldo, generoso e gioioso…e ancora misterioso, mai toccato dalla comprensione.
Forse la Vita stessa, il mio Maestro, mi sta chiedendo di affidarmi, ad occhi chiusi, dentro a un sinora ignoto qui-e-ora.
Forse questo è il suo volto sorridente e sue le dita che mi toccano e che sembra mi conoscano già così bene…
Forse questa nuova musica non ha bisogno di note per essere ballata…La mia vita sta cambiando danza e mi sta insegnando questi nuovi passi..
Troppo tardi ormai per averne paura.
Digambara
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Seguendo la valle del Balti nel Karakorum puoi camminare per settimane, ma se ti spingi in là abbastanza ti troverai chiuso da una parete alta migliaia di metri. Nel tuo percorso ogni granello di conoscenza raccolto e conservato nelle tue tasche fa diventare la montagna che hai davanti il tuo grande ostacolo, invalicabile. Nulla più sembra nuovo ma è un continuo ripetersi secondo il PROGRAMMA. La lunga strada non ha sbocchi…
E’ il momento della RESA, di “rendere tutto” quello che sai e che è pesantezza di ogni tuo passo.
La montagna sembra allora che si inchina a te fino a raccoglierti …
E mi ritrovo nel punto esatto dove i due fiumi tornano Uno, circondato ovunque dal giardino dell’Eden….
Chiudo, felice, il libro che mi aveva fatto sognare la strada e le sue sfide e torno, senza età, a giocare con la primavera.
Digambara
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Sempre più spesso la sincronicità di ciò che ti accade e mi accade rende inutile altre conferme, altro cercarsi, caro compagno di viaggio...
Noi tutti stiamo osservando al miracolo di mille gocce che un giorno appaiono come un’unica onda, un’unica coscienza anche nella forma.
La comunicazione finisce nella comunione e con essa la parola finisce nel silenzio. Entro nel quadro che io stesso ho dipinto con te per bisogno di compagnia. Le braccia del vortice ci cingono dove tutto ha sempre inizio…
Sta accadendo. Sta emergendo. Adesso.
L’oceano è nella goccia.
Digambara
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Silenzio.
Ascolta..."l'erba che cresce senza bisogno di aiuto" (Rumi)
Ascolta!