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L’OCEANO NELLA GOCCIA (64) - Digambara


Il campo energetico si ripulisce a poco a poco ed emerge, come esperienza impersonale di te, la Presenza.

Con questa Luce la piccola fiammella della mia mente non è più così necessaria. La mente-che-pensa torna tranquilla nel cassetto degli attrezzi per vivere e raccontarsi questo gioco collettivo, sul piano orizzontale...

Presenza fa trovare un senso profondo e definitivo ai paradossi della vita e ti accompagna mentre ancora lotti contro l’ignoranza della sofferenza, della ingiustizia, della esclusione, finchè comprendi che solo abbracciando tutte le polarità ed opposti continua il processo dell’Integrazione e il tuo passato si svuota, perdendo potere sulla tua vita...

Quando è a buon punto la com-prensione e la seguente integrazione energetica degli opposti, vivi la Presenza come dominante, il nuovo riferimento e “identità”. Presenza puoi viverla anche come un nuovo “senso”  per la tua vita. La Presenza dà senso al mio vivere e vita ai miei sensi.

Un giorno realizzi che la vita è possibile solo perché fondata su Amore a tutti i livelli di coscienza e Presenza è la qualità costante che si mescola ad Amore mentre diventa la  mia vita

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La Verità si trasmette per risonanza

Quando nascono dal Silenzio le parole sono speciali e facilitano questa risonanza. Ne mantengono il profumo e attraggono una dimensione della tua natura essenziale. Sono infatti suoni che rappresentano le qualità eterne: fuori dal tempo, totalmente incondizionate e complete e onnipresenti. Sono vibrazioni del campo di energia unitario e pacifico dell’unica Coscienza. Sono i lati innumerevoli del grande diamante (Almaas), di Satchitananda.

Sulla rappresentazione del  piano umano relativo questi incontri sono spesso attivati da esperienze positive, di chiarezza, abbondanti, di bellezza, di completezza che emergono più facilmente quando hai alleggerito il campo energetico della prigione egoica e esplorato la ricongiunzione degli opposti, la riunione delle polarità, il riassorbimento dell’energia che tende a separare l’unità in positivo e negativo.

Avrai realizzato che queste parole sono altamente creative, sono il Verbo che crea espandendo nella non-forma la medesima Coscienza. Sono qualità inseparabili dell’Uno che si conosce ri-creandosi, immobilità assoluta, continuamente.

Appagata la tua mente, il tuo cuore, il tuo essere umano queste parole-qualità rientrano nel Silenzio da cui non sono mai uscite. Ovunque, Presenza luminosa, tranquilla, potente.

Risuona…

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“Io non sono. Io non sarò. Io non ho. Io non avrò. Tutti gli esseri sono sorti dalla concezione dell’io e sono avviluppati dalla concezione del mio. Quando esiste la concezione dell’io c’è azione e collegata ad essa c’è anche la nascita. Il mondo (è) simile a un’illusione, essendo solo una confusione della coscienza”

Incontrati nella saggezza del Buddha attraverso le parole di Nagarjuna: http://laclassedelrisveglio.blogspot.it/2012/11/la-preziosa-ghirlanda-nagarjuna.html
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Di tutto questo tu conosci solo quello che ti è possibile e serve sapere adesso. La Verità non dipende dai tuoi meriti e da quante sono state le tue esperienze e promesse mantenute o meno..Gnosi non è il sapere della mente ma quello dell’Essere espresso con parole sacre, immutabili e perfette. E’ sapere immediato, completo e vivo.

Queste parole sono fatte per fare emergere le tue domande VERE. Ancora altre parole… fino al silenzio che le comprende tutte e comprende tutto.

Il salto di consapevolezza del "Riconoscimento" è entrare in risonanza con la Verità e riconoscersi “in” essa, “come” essa in questa mia forma. La Verità così si trasmette di mente in mente, di cuore in cuore. Quelle "vive" fanno il miracolo perchè vissute nel silenzio, che è il vero medium di Verità.

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Il Riconoscimento di “ciò-che-è” rende più facile l’attraversamento delle illusioni del mondo della mente, necessario per un pieno Risveglio.

Per tutti i meditatori l’esperienza più nota è l’improvvisa non-separazione tra te e la realtà circostante, il senso di unità assoluta di tutta la manifestazione,il capovolgimento paradossale di ciò che prima definivi soggetto e oggetto.

Per il ricercatore spirituale “serio” (e se lo sei sai perfettamente cosa intendo…) l’iniziale momento di risveglio avviene spesso con la sensazione precisa che la ricerca, tutta la ricerca, si è fermata avendo perso qualunque significato. Comprendi che la differenza tra chi si è ritrovato (risvegliato) e il ricercatore è che questo sta ancora cercando e non può fermarsi.

Comprendi che la ricerca stessa è l’ostacolo. Ricercare tiene in vita il bisogno di cambiare e il futuro – due delle più forti illusioni. E’ come una foglia che galleggia che si allontana più tu agiti l’acqua per raggiungerla!

Comprendi che incontrerai la tua perfetta e tranquilla immobilità solo se smetti di cercarla. Questo ferma improvvisamente e definitivamente la tua ricerca, il senso di mancanza e il tuo bisogno di cambiarti. Nel profondo rilassamento che segue la Verità diventa visibile e riconoscibile mentre il tempo rivela la sua doppia natura di movimento della mente e di eterno presente. Un grande paradosso si svela e vivi l’impressone che si sia lacerato un pezzo del velo di Maya, di sentirti contemporaneamente al –di-qua e al-di-la

E ti ritrovi nella casa che non avevi  mai lasciato se non nella tua mente.

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La grande paura della mente è di ..non esistere veramente. Da qui la sua resilienza ma anche la forza dei meccanismi difensivi. “Non posso permettermi di perdere controllo su me stessa”! Essendo questa paura del tutto fondata si spiega perché abbiamo istintivamente il terrore del VUOTO, almeno fino a che non ne abbiamo fatto intima conoscenza svelandone il segreto. Tutti i nostri gesti e scelte quotidiane sembrano aver lo scopo di RIEMPIRE questo vuoto, di nasconderlo, di rimuoverlo.

E’ proprio questa paura a portarti a casa. Proprio la perdita del (illusorio) controllo su te stesso, vissuto in un processo guidato, consapevole, amorevole, ti porta a casa e bypassa la mente. Ti porta finalmente a VEDERE oltre alle paure della mente.

Questo significa fare esperienza diretta, energetica e di chiarezza, della natura del vuoto: accogliente, abbondante, intima, tranquilla, completa, disponibile, silenziosa, incondizionata. Adesso non ci sono più ostacoli al tuo pieno Riconoscimento, alla risposta chiara e definitiva alle domande “chi sono io veramente?” e “che cosa è la realtà veramente?”

Come primo passo, abìtuati a non rivolgerti alla mente e al suo fratello manesco (!), l’ego, come fossero entità “reali” e potenti. Chiamali piuttosto, semplicemente, “i miei meccanismi mentali” e  “le mie reazione egoiche” e rimani in contatto, tranquillo, con l’immenso spazio che senti appena gira l’attenzione verso quello che queste parole nascondevano..

Scoprirai presto che mente ed ego non hanno nessun potere su chi sei veramente, anche se potranno continuare ad averne molto su come vivrai la tua vita…

Evolutivamente e culturalmente, se stai leggendo queste parole e le fai tue, sei pronto per il tuo Risveglio.

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Nella tua mente avviene per la prima volta (o dopo tempo immemore) la percezione di un cambio netto di direzione, la tua attenzione si capovolge e impara a rivolgersi su se stessa, con naturalezza. Immediatamente, cambiando prospettiva, emerge un altro modo di vedere e, dopo una fase anche lunga di assestamento, di vivere la realtà.

Per un lungo periodo le esperienze del vivere hanno rafforzato “il senso di me” ma dopo la rivelazione e il capovolgimento del Riconoscimento, le nuove esperienze porteranno via, più o meno dolcemente!, pezzi interi di “me” e del “mio”. Dalla nuova prospettiva scopri che le polarità, gli opposti, si avvicinano, si specchiano come una coppia unita nella danza e tutto è riconosciuto e goduto come un’onda di luce, vibrante amore e bellezza..

Paradossale solo per la mente ma di grande “unisono” per il cuore-che-si riconosce: un unico essere, un unico suono di silenzio, un’unica vita che si racconta attraverso di te.

La vita stessa è il nutrimento migliore della tua anima. Essa stessa continuerà a proporti nuove vie di uscita dal sogno.

Non c’è più fame come prima di nuove esperienza nell’eterno presente ma sei aperto a tutto ciò che succede per servirlo, goderlo e celebrarlo da (come)  uno spazio vivo ma immobile e silenzioso dove tutto già accade e ti accade!

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"L’illuminazione non ha nulla a che fare con stati di coscienza. Le persone spirituali possono essere (...) violente con se stesse, perché cercano di conformarsi a idee, concetti, e credenze nelle loro teste. L’idea stessa di “qualcuno che è in controllo” è un concetto creato dalla mente..."

Adyashanti ti mostra alcuni passaggi sulla "strada senza strada" della ricerca spirituale http://laclassedelrisveglio.blogspot.it/2012/11/ricerca-spirituale-adyashanti.html

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Riempiamoci di totalità! “Non importa cosa fai nella vita, sii totale!”, così Osho ci martellava…sii totale!. La totalità aumenta la consapevolezza di ciò che accade e di come/chi sei e così cambia la realtà che crei, che vedi e come la vivi.

Totalità è pienezza, completezza, massima inclusione . Appena hai vissuto una esperienza in totalità, senza paure, senza limiti, hai la percezione di aver espanso la tua coscienza oltre alla solita matrice del tuo mondo e modo di vivere, di esserne realmente libero e incondizionato.

Il tempo non riesce a strapparti nella sua corrente perdendo il suo potere che hai dato per scontato mentre la Presenza si dilata ancora e ancora. Togliere potere al tempo significa togliere potere al passato, alla mancanza, al senso di incompletezza e di errore. Tutto viene avvicinato e integrato senza fatica con una forza silenziosa. Tornano a casa le polarità degli opposti che tanto ti hanno fatto soffrire e gli altri con te..

Senza il tempo che scorre a guidare la tua mente, la sua voce incessante si assottiglia in un bisbiglio …. Comprendi che non c’è niente da chiedere , niente da cambiare, niente da aspettare…Il fiume degli eventi viene accolto nella tua immobilità rilassata.

Attraverso questa finestra, il Cielo. Attraverso questa mente piena di innocenza, il Cuore.