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L’OCEANO NELLA GOCCIA (67) - Digambara



Realizzi che quando non sei preso e distratto dal tuo dolore umano ma fondamentalmente egoico, nessuno e niente VA VERAMENTE VIA anche se e quando scompare ai tuoi occhi.

 L’altro che hai veramente incontrato e riconosciuto non è, non è MAI stato, “altrove” come pensa la mente. Lo ritrovi intatto nel Silenzio e nell’Amore che avete condiviso tante volte, nell’intimità che ha sciolto la resistenza delle forme e tutte le illusioni create dalla mente. L’unione nell’Uno e la sua unicità risplende in tutti i mondi e tutti i modi della manifestazione, un abbraccio universale ed eternamente, anche se diversamente, qui-e-ora.

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L’incontro con la Verità all’inizio confonde la mente.

E’ come entrare nella stanza del “qui-e-ora” e non trovare più chi pensavi di essere! Come sono è solo  COME mi penso e SE mi penso. “IO”  che anche tu stai ri-creando leggendo queste parole, vivendo questo momento …

Cerca di non pensarti solamente, ma guardati intorno con attenzione: non trovi “oggetti” ma solo esperienze della tua carne e della tua mente.. Non vedi altro che chi sei diventato e cosa e come nel mondo della mente, in questo immobile, unico istante.

Guarda bene e realizzi che nulla succede veramente mentre tutto cambia… E Tutto questo avviene, appare, nell’immobilità completa di chi sono. Ecco perché tutti i Buddha hanno trasmesso  QUESTO solo col silenzio della (loro) Presenza.

Rimani in questa pace e smetti di tormentare la tua mente!

“E’ letteralmente impossibile immaginare qualcosa fuori dallo stato di sogno quando la nostra coscienza è ancora nei suoi confini…” (Adyashanti)

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Arriva la non–separazione, arrivi all’Unità. Questo è un arrivare in espansione.  Espansione della tua Consapevolezza che libera dall’ignoranza. Espansione del tuo Amore che libera dalla paura. Espansione nella Perfezione che libera dall’errore e dall’ingiustizia. E poi ancora espansione energetica- corporea che libera dal limite e ancora e ancora. Trova l’espansione che ti si  sta offrendo, vivendo generosamente e consapevolmente la tua vita.

La difficoltà. le resistenze, che sono per te più deboli, indicano la tua strada. Per quelli. ad esempio. che si vedono sulla strada della Conoscenza,  la paura o l’ingiustizia sembrano ostacoli maggiori, più forti dell’ignoranza della non conoscenza a impedirti ancora di scioglierti nell’espansione fino all’Unità…

Affidati. Sempre.

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Finchè non Ri-conosci chi sei veramente, il tuo ego  popola i tuoi sogni ed accumula esperienze. Il karma delle azioni incomplete ti ricrea continuamente e ti spinge a manifestarti. Ego è un mezzo di evoluzione al servizio di Uno che apparentemente, finchè “tu” esiste, si sta ancora cercando…

L’ego vive nell’ombra della paura e dell’ignoranza. Ego è un’ombra che copre i colori della vita e ti allontana dalla sua bellezza. Come un ombra sparisce alla luce del sole, la luce di ciò-che-è. Il FATTO che tu sei tutt’uno con la Verità: riconoscilo ad ogni respiro... Se oggi le ombre ti sembrano più forti è perché tu stesso ti metti in mezzo con i tuoi bisogni, storie e pretese. E’ tempo di scoprire la possibilità di vivere una nuova vita senza…. “te”.

Sciocco sostenere che l’ego vada ancora “integrato” nell’unità. Questo è l’ultimo sogno dell’ego che dopo avere combinato tutti i suoi guai (i TUOI guai!) vorrebbe così sopravvivere, “illuminandosi”. Ricorda: l’ego si può illuminare solo come un’ombra che incontra il sole!

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Quasi mai realizziamo il nostro potenziale. Perdiamo invece gran parte della vita a resistere a quello che è, a cercare di combatterlo o di trattenerlo…

Il vero potere è della vita stessa, il campo di vitalità che si spinge a continuare a manifestarsi, a combinarsi in nuove scoperte. Quello che sembra solo una  vita (la tua vita) fine a se stessa è il canale di un continuo esperimento con l’Universo stesso sempre “dalla tua parte”. Scopri adesso che la fonte della tua forza è la connessione arresa a questa grande corrente che ti sta muovendo e sostenendo in questo stesso momento…Il potere del tuo essere qui è tutto il potere del’Universo.

In questo stesso momento è “fatta la Sua Volontà”. E questa è la strada diretta per realizzare il tuo potenziale.

Risalta nitida la meraviglia di ESSERCI, si allontana l’importanza compulsiva di quello che faccio. “Io” non è più al centro della mia vita, rimane come il riferimento per nuove storie che durano fino a che la penna della mente continuerà a scriverle… Ecco allora l’importanza del tutto nuova di “fare bene”, un piacere di completezza impeccabile, una danza di gesti lenti in consapevolezza e gratitudine. Anche a luci spente questa è casa mia…ma oggi, splendano le luci!

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Le illusioni della mente (separazione, distanza, movimento, tempo, causa-effetto) che cadono almeno per un istante non sono la Liberazione ma momenti di Verità.  Prendono normalmente radice solo attraverso il processo dell’Integrazione, necessario anche se in sé illusorio ovvero “nella, della mente”. Fino al momento finale della “tua storia” assistiamo al lento, tortuoso e imprevedibile percorso di adattamento del nostro strumento umano e manifesto alla Verità, che rimane “troppo” paradossale e diversa e incomprensibile.

Ad esempio, in quei momenti arrivi a cogliere e comprendere il paradosso che “tu non vai, non sei mai andato, da nessuna parte” e non puoi nemmeno farlo ma “ti ritrovi senza mai vederti” completa-mente presente!

Nella mia esperienza, quando l’identità di riferimento è la Presenza, tutto diventa immediatamente più chiaro e luminoso e soprattutto funzionale anche alla mia vita pratica “nel tempo e nello spazio”. PRESENZA è  una dimensione IMPERSONALE che mi agisce e accompagna in perfetta sintonia con la mia mente e la mia matrice. A questo punto, definitivamente, realizzi che “io” e “io sono”, scritto in piccolo o in grande, mantiene il rischio che l’infezione dell’io si propaghi di nuovo in una altro sogno di onnipotenza.

“IO SONO!” è una carota sventolata davanti alla mente-asina per darle il coraggio e il senso di direzione per un ultima ricerca impossibile in Verità.

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Il cuore è  più leggero. La mente, inaspettata-mente, è più leggera e scorre tranquilla a creare e ricreare il suo viaggio. Senza ossessioni, senza presunzioni, senza i soliti meccanismi difensivi, senza la pretesa di dirigere il cuore.

Il cuore è più leggero. Dove prima c’era istintivo giudizio e difesa, adesso, semplicemente, opera compassione che trasforma il senso di questa vita. E gratitudine che spesso si danza in celebrazione.

Siamo fatti per questa vita. Questa vita è fatta per me e per te, la musica che viene suonata e ballata.

Tutto questo è il dono della DISIDENTIFICAZIONE. Non sono la mia mente, non solo il mio io ignorante né il mio ego distruttivo. Non sono nemmeno nella mia mente. Cessa per essa la responsabilità di tenere insieme la mia vita.

Dolcissimo, definitivo “io non-sono”, “io non-è” . Mentre la  consapevolezza di esserci sempre rimane il regalo più grande di questa vita.

E il cuore è più leggero.

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La Conversione, il cambio di direzione, è ritrovarti sulla precisa rotta della tua vita

Preparati a un improvviso o graduale ribaltamento delle conseguenze e delle implicazioni anche sul piano orizzontale della vita vissuta.

Tutto diventa..tutto E’ paradossale!. Il paradosso può essere la chiave che ti aiuta a vedere al di la della mente, ciò che la mente non considera perché a sé del tutto invisibile e incomprensibile. Il paradosso è una verità in sé assurda perchè INCLUDE dove la mente, per la sua stessa funzionalità, DEVE fare una scelta esclusiva.

“Il fuori diventa dentro e il dentro diventa il fuori” (Mère). Significa che il soggetto è visto oggettivamente nella sua vacuità e l’oggetto chiaramente accade in chi sono… . E’ una nuova storia umana che si apre davanti ai tuoi passi..

La situazione non cambia in sé ma cambia radicalmente il tuo punto di vista. Anzi tu perdi, ha sempre meno importanza,  il “tuo” e il “mio”  punto di vista e ti ritrovi in mano la chiave che apre tutte le porte…tu perdi ogni motivo per lottare e cercare di trattenere o cambiare le cose. Ma non temere, non rimani disoccupato! L’aumento fortissimo di vitalità e creatività oggi disperso nei nodi della vita ti portano su un livello dove tutto è ancora possibile. Non mollare proprio adesso!

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Vivere come Contemplazione:

La vita non succede a te ma attraverso di te. Tu non vedi la realtà come è ma come sei

Ma anche: tu non puoi “conoscere” chi sei, perché lo sei!

Quindi noi perdiamo quello che non abbiamo mai avuto: l’illusoria separazione ma anche qualunque identità.

Vivere come Azione:

Tutto è creato da te ma non da chi pretendi di essere e conosci, è il processo stesso della creazione che avviene in te e attraverso di te, perché niente altro puoi sperimentare e diventare e conoscere.

“Tu” (quello con la tua faccia e il tuo nome)  non fai nulla al di fuori di quello che viene pensato e sentito come te. La vita continua ad arrivare al tuo piccolo io/me e questo è un bel modo rilassante e straordinario di sognarmi. E così sia fino all’ultimo verso del mio canto: GRAZIE!

Questa è la nostra Libertà e la nostra Liberazione

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“Non sei un essere umano con una dimensione spirituale, ma un essere spirituale con una dimensione umana” (cit)

Molti di noi hanno iniziato questa avventura con una grande sete di “altro”, un disagio esistenziale profondo per la realtà convenzionalmente raccontata e agita. Per molti anni ero giudicato e vedevo me stesso assente, pur essendo fisicamente presente: troppo preso dal desiderio di essere in un altro mondo di relazioni, un altro destino come uomo, troppo assetato di qualcosa di elevato, incontaminato e definitivo.

Un giorno smetti di guardare da fuori la dimensione spirituale della vita ma, piuttosto, la vivi come la tua realtà in divenire. Adesso osservi, al contrario, da fuori, la realtà convenzionale che vivevi perché era ancora dominante in te, come te. Questo il momento del risveglio in te di Gratitudine per il tuo essere e Esserci e Compassione per la realtà dormiente e in sofferenza che ti circonda

Un giorno tocchi il Cielo e, da quel momento, la Grazia discende e si diffonde trasformando te e la tua vita. Un giorno il cerchio dell’eterno cercare anche per me si è chiuso e l’assenza degli oggetti della mente è diventata la vacuità del Riconoscersi, mentre essere presente, ancora e ancora, si scioglie nella Presenza impersonale e senza condizioni e confini.

Essere PRESENZA ALLA PROPRIA ASSENZA è l’approdo, l’incontro vivo e paradossale che mi tiene nell’avventura umana ma consapevole di essere anche io il raccordo tra il Cielo e laTerra. La vita, riconosciuta come Coscienza, diventa lo strumento per realizzare il Paradiso in Terra

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“Solo in questo campo del tempo c'è una cosa come l'Amore e quello che ancora non si riconosce come Amore, Dio e quello che ancora non si riconosce come Dio, Bellezza e quello che ancora non si riconosce come Bellezza, Perfezione e quello che ancora non si riconosce come Perfezione”

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E poi, semplicemente, anche la vocina nella mente si ferma. Il respiro continua, la vita continua ma il rumore di fondo nella tua testa è scomparso! Anche se durasse solo per un attimo, comprendi allora che la mente-che-pensa è solo un funzionamento, necessario finchè non si è creato distacco sufficiente da “me”. Lo spazio si rivela di colori splendidi, le cose sono forme di luce sempre nuove e pulsanti. Tutto è ospitato nello spazio della Presenza- così impersonale, senza punti di vista eppure così tanto tua, intima nell’incrocio del qui-e-ora. E il pensiero poi riprende il suo flusso ma senza disturbare la quiete di fondo anzi come una magia in più..

Veramente, ti chiedi, un tempo avevo paura di tutto questo?!

“La vita non è un problema da risolvere ma un mistero da vivere” (Osho)